Via Veneto

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Il nome fu scelto per commemorare la vittoria italiana sulle truppe austro-ungariche, nella prima guerra mondiale.

La via inizia da Porta Pinciana per terminare, con una larga curva, in piazza Barberini. Oltre le mura di Porta Pinciana, perfettamente conservate, si estende Villa Borghese, con i suoi giardini e le sue inestimabili collezioni d’arte.

Via Veneto, celeberrima in tutto il mondo come centro mondano di Roma, come simbolo della “dolce vita”, ospita ancora eleganti alberghi (come l’Hotel Excelsior) e caffé all’aperto, frequentati, negli anni ’60, da stelle del cinema e da indiscreti paparazzi.

via venetoLa sua fama venne sancita definitivamente attraverso il film di Federico Fellini La dolce vita, che tuttavia ricostruì la strada negli studi di Cinecittà. A Federico Fellini è stata dedicato Largo Federico Fellini, a ridosso della Porta Pinciana, e una targa che così recita: “A Federico Fellini che fece di Via Veneto il teatro della dolce vita”.

In prossimità di piazza Barberini sorge la chiesa di S. Maria della Concezione, comunemente chiamata “dei Cappuccini”, edificata nel 1624 per volontà del cardinale Antonio Barberini, fratello di papa Urbano VIII e cappuccino egli stesso.

L’attrattiva principale della chiesa è sicuramente la cripta-ossario decorata con le ossa di circa 4000 frati cappuccini, raccolti tra il 1528 ed il 1870 dal vecchio cimitero dell’ordine dei Cappuccini, che si trovava nella chiesa di Santa Croce e Bonaventura dei Lucchesi, nei pressi del Quirinale.

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Hotel Excelsior

Le composizioni realizzate con varie ossa del corpo, tibie, femori, rotule, peroni, metacarpi, falangi e così via, formano rosoni, lesene, stelle, fiori, festoni e persino lampadari. Situate sotto le cinque cappelle di destra della chiesa, le cripte dei cappuccini si affacciano, completamente aperte, su uno stretto corridoio lungo circa quaranta metri. “Noi eravamo come voi e voi sarete come noi”: questo è il benvenuto che ci danno le ossa in persona in un cartello posto all’ingresso. Le ossa furono “chimicamente trattate”, mentre la mummificazione dei corpi fu ottenuta grazie al potere disseccante della rena usata per il pavimento. Igino da Alatri aggiunge che la terra che ricopre il sacro suolo fu portata direttamente da Gerusalemme per volere di Urbano VIII. Nel convento era famoso, nel secolo scorso, un certo fra Pacifico, assai ricercato dal popolo romano per la sua non comune facoltà di dare i numeri del Lotto, sempre vincenti. Papa Gregorio XVI, stanco delle resse che si creavano dinanzi al convento, ma assai più perché quelle vincite impoverivano le casse pontificie, fece allontanare il frate da Roma, ma questi, giunto in piazza del Popolo, esclamò: “Roma, se santa sei, perché crudel se’ tanta? Se dici che se’ santa, certo bugiarda sei”. I romani giocarono la cinquina (66-70-16-60-6) e sbancarono il Lotto pontificio.

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Dolce vita a Via Veneto

La scelta di decorare la cripta con le ossa, che potrebbe apparire lugubre e macabra, è in realtà un modo di esorcizzare la morte e di sottolineare come il corpo non sia che un contenitore dell’anima, e in quanto tale una volta che essa l’ha abbandonato il contenitore si può riutilizzare in altro modo.

Poco distante da qui, vi è la sede dell’Ambasciata degli Stati Uniti, all’interno di Palazzo Piombino. Oggi il palazzo è conosciuto come Palazzo Margherita, per il soggiorno della Regina Margherita di Savoia agli inizi del 900.

Nel 1963 nei pressi di via Veneto vi fu un omicidio passato alle cronache come il “Mistero di via Veneto“. Nell’omicidio perse la vita Christa Wanninger, una modella tedesca ventiduenne. Anni dopo venne accusato del fatto Guido Pierri, un trentaduenne affetto da schizofrenia. Sono però molti i punti oscuri intorno alla vicenda, compreso il ruolo dell’amica da cui la giovane modella si stava recando quando è stata accoltellata. La ragazza, infatti, è morta proprio davanti la porta dell’abitazione dell’amica la quale non avrebbe sentito né le urla né il campanello suonato dalla sfortunata ragazza negli ultimi attimi di vita.

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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