Al Bioparco di Roma sono nati quattro fennec, i canidi più piccoli al mondo e con le orecchie più grandi, in proporzione alle dimensioni corporee.
I cuccioli sono nati circa due settimane fa all’interno della tana scavata sotto terra dai genitori, pesano circa 200 grammi e ancora non è possibile stabilirne il sesso.
I genitori sono Aisha, nata nel 2014 allo Zoo di Jihlava (Repubblica Ceca) e Biko, nato nel 2015 presso lo Zoo di Attica, Atene.
L’arrivo dei genitori è avvenuto nell’ambito dell’attività dell’EAZA (Associazione Europea Zoo e Acquari) di cui il Bioparco è membro e che per questa specie ha istituito uno Studbook , un registro in cui sono inseriti tutti i dati degli esemplari fennec presenti negli zoo europei che ha l’obiettivo di monitorare la popolazione presente in cattività in vista di futuri progetti di conservazione.
DA SAPERE – Una delle minacce per alcune popolazioni di fennec è la crescente attività antropica che ne sta comportando il declino. Nei mercati locali di alcuni Paesi del Nord Africa, ad esempio, i giovani fennec vengono catturati per essere venduti illegalmente nei mercati come animali da compagnia o sono esposti in bella mostra per i turisti che scattano foto ricordo. Gli adulti sono uccisi per la pelliccia, utilizzata essenzialmente dalle popolazioni locali.
BIOLOGIA – Con i suoi 60 cm di lunghezza e 1 kg di peso, il fennec è il più piccolo canide esistente ma in proporzione le sue orecchie, lunghe ben 10 cm, sono le più grandi dell’intera famiglia. Le orecchie costituiscono il 20% della superficie corporea e fungono da veri e propri pannelli termoregolatori per disperdere il calore in eccesso. È diffuso nei deserti sabbiosi e nelle aree semi-desertiche dell’Africa settentrionale, dal Sahara Occidentale fino in Egitto. Territoriale e monogamo, la coppia vive con la prole formando un nucleo familiare che di solito non supera i dieci individui. Onnivoro, si nutre principalmente di cavallette ma anche di altri insetti, lucertole e gechi, uccelli, uova, piccoli roditori, frutti e tuberi.
Credit foto: Archivio Bioparco – Massimiliano Di Giovanni
Scrivi a: redazione@viviroma.tv