Sono gli effetti di quello che è stato clinicamente definito Seasonal affective disorder (SAD). Più vita sociale, sana alimentazione e corretta idratazione sono preziosi alleati
L’autunno è ormai arrivato e, complice anche il cambio d’ora, le giornate diventano via via più corte. Con meno ore di luce a disposizione e condizioni meteo più “opprimenti”, un italiano su 3 (32%) sa già che è prossimo a provare ansia e malumore. Ad angosciare maggiormente sono la perdita del senso del tempo (41%) e il timore di non riuscire a far tutto (12%). Gli esperti avvisano: non chiudersi in casa e curare ancora di più la vita sociale (34%) insieme a una sana alimentazione e corretta idratazione (25%). Questi alcuni consigli per battere quello che clinicamente è conosciuto come Seasonal affective disorder (SAD).
E’ quanto emerge da uno studio di In a Bottle (www.inabottle.it) condotto con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 2.600 italiani – uomini e donne tra i 20 e i 55 anni – attraverso un monitoraggio online sui principali social network, forum e community digitali e su circa 20 esperti – psichiatri, psicologi e nutrizionisti – per capire come approcciare al meglio il passaggio alla stagione autunnale.
“Umore triste, irritabilità, astenia e stanchezza, maggior ritiro sociale, difficoltà nella concentrazione, aumento dell’appetito e del sonno sono sintomi che permettono di inquadrare questo tipo di disturbo definito a “pattern stagionale” e descritto nella quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) come Disturbo Depressivo Maggiore Ricorrente con andamento stagionale – spiega la dottoressa Emanuela Napoli, psicologa e sessuologa – Le persone che manifestano il Seasonal Affective Disorder (SAD) si dimostrano molto sensibili ai cambiamenti stagionali ed è per questo motivo che il calo della temperatura, l’aumentare delle ore di buio, la pioggia e i temporali condizionano il loro equilibrio psicofisico. La sintomatologia sopra descritta inizia a comparire durante la stagione autunnale per poi raggiungere il massimo dell’intensità in inverno, risolvendosi parzialmente o completamente con l’arrivo della primavera”.
Quali sensazioni provoca l’accorciamento delle giornate? Ben un italiano su 3 (32%) provoca complessivamente malumore (17%) e ansia (15%). Le sensazioni positive sono davvero ai minimi termini e infatti solo il 7% prova una certa felicità e appena il 4% rilassatezza. E se l’8% avverte una certa intolleranza, non mancano coloro che si sentono rassegnati (17%) o tristi (12%).
Ma cosa accentua i sentimenti negativi? Al primo posto quasi 4 italiani su 10 (37%) mettono il fatto di avere poca luce a disposizione durante il giorno. Per un italiano su 3 (31%) invece è il freddo che rende più indisposti e, a seguire, troviamo la nebbia (16%) e la pioggia (11%).
Cosa angoscia maggiormente? Il 41% dei soggetti coinvolti è inquieto per via della perdita del senso del tempo a causa anche del cambio d’ora e della riduzione delle ore di luce. Circa 2 italiano su 10 (21%) fanno i conti con l’ansia di non riuscire a fare tutto, mentre il 21% non sopporta di dover lavorare nelle ore di buio. Il 16%, infine, lamenta la percezione di non avere tempo per la vita sociale.
Quali effetti provocano queste sensazioni negative sui comportamenti delle persone? Circa un quarto dei soggetti monitorati (24%) ammette di avere problemi con il sonno e di dormire poco e male. Il 27% si sente triste e ha difficoltà nel rapportarsi con le altre persone durante le normali faccende quotidiane. Il 19% ammette di trovare rifugio nel cibo mentre il 18% si scopre poco reattivo e abbastanza apatico. Infine, il 9% degli italiani indagati, ammette di avere un calo del desiderio sessuale.
“Uno studio danese condotto dall’Università di Copenaghen ha rilevato una correlazione tra i livelli di serotonina ed il SAD – prosegue la dottoressa Napoli – Le persone che sviluppano questo disturbo sarebbero caratterizzate da una maggior difficoltà nella regolazione della serotonina, neurotrasmettitore ritenuto responsabile della stabilizzazione dell’umore, e nei livelli di SERT, proteina che trasporta la serotonina e fortemente condizionata dalla quantità di ore di luce a cui l’individuo è esposto. Il genere più colpito? Quello femminile, con una prevalenza quattro volte maggiore rispetto al genere maschile”.
Ma come accorgimenti occorre adottare per approcciare al meglio il passaggio alla stagione autunnale? Per il 34% degli esperti coinvolti occorre non chiudersi in casa ma continuare a coltivare la propria vita sociale: approfittando del freddo infatti si può scegliere di andare al cinema, al teatro o di organizzare cene e aperitivi con gli amici in casa per allontanare la solitudine.
Per un esperto su 4 (25%) occorre poi non lasciarsi andare, complice anche la noia, ad un’alimentazione sregolata: una dieta sana deve essere accompagnata da una corretta idratazione, dal momento che l’acqua riesce a mantenere idratato il cervello e, di conseguenza, tenere alte le facoltà intellettive. Il nostro corpo, inoltre, in autunno ha bisogno di potenziare al massimo le difese immunitarie in funzione del fatto che andiamo verso la stagione fredda: non bere acqua a sufficienza stimola infatti la produzione degli ormoni dello stress, nemici numero uno del benessere psico-fisico.
Il 16% degli esperti, infine, suggerisce l’“approccio cromatico”: indossare vestiti e accessori colorati fa da contrasto con il clima e i colori grigi dell’autunno e dà un certo relax e sollievo alla vista.
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