La devastazione che ha colpito la regione non ferma i cacciatori che continuano a infierire sugli animali selvatici in fuga dal maltempo.
LNDC chiede al Presidente Zaia di dare uno stop alla caccia per permettere alla fauna di trovare un attimo di respiro.
Le immagini che in questi giorni arrivano dal Veneto sono desolanti: paesi isolati, strade distrutte e intere distese di boschi devastate dalla terribile ondata di eccezionale maltempo che si è abbattuta sulla regione. Le stime parlano di milioni di alberi abbattuti dalle piogge e dal vento, oltre a innumerevoli frane che hanno letteralmente messo in ginocchio una vastissima area del Veneto.
In tutto questo, le vittime senza voce sono i tantissimi animali selvatici superstiti rimasti senza casa e senza il loro habitat, in fuga per cercare un luogo sicuro dove ristabilirsi. Purtroppo però i cacciatori non si fermano davanti a nulla e anche in questi giorni drammatici hanno sparato senza pietà contro creature che probabilmente erano nel panico e disorientate nel tentativo di trovare un riparo.
LNDC ha quindi scritto una lettera al Presidente Zaia chiedendo una sospensione immediata dell’attività venatoria in tutta la Regione, affinché anche la fauna selvatica abbia modo di riprendersi dallo stress subito in questi giorni.
“I cacciatori spesso dichiarano di essere veri amanti della natura”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection, “ma nei fatti dimostrano solo un grande disprezzo per la natura e gli animali. Come si può approfittare di un momento come questo, in cui anche la fauna selvatica è in grande sofferenza e difficoltà, per imbracciare un fucile e uccidere? Ovviamente noi siamo contro la caccia in qualunque momento, ma credo che in questi frangenti bisognerebbe dimostrare maggiore rispetto. Faccio appello quindi al Presidente Zaia affinché dia un po’ di respiro anche agli animali selvatici”.
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