“Con Claudio Conforti saremo rivali in amore”
E’ considerato uno degli attori più sexy, complice anche il suo sorriso luminoso. Dopo il successo ottenuto con la sua partecipazione a molte delle fiction più amate del pubblico televisivo come “Un medico in famiglia”, “Braccialetti Rossi”, “La grande famiglia” e “Sorelle” , Giorgio Marchesi è tornato in televisione vestendo i panni del pubblico ministero Sergio Einardi nella seconda stagione de “L’allieva”. Un personaggio che riuscirà ad esercitare un certo fascino su Alice ostacolando la sua storia d’amore con Claudio Conforti. Abbiamo incontrato Giorgio al termine della conferenza stampa per parlare con lui del suo personaggio e dei suoi nuovi progetti professionali.
Giorgio, sei una new entry in questa nuova serie de “L’allieva”. Che clima hai trovato?
Ho trovato un clima leggero e coeso. Conoscevo già sia Alessandra che Lino con il quale avevo già lavorato nella fiction “La grande famiglia”. Credo che il punto di forza sia l’ironia nonostante la serie tratti casi di cronaca nera. Ci ho messo poco a capire quale sarebbe stato il mio ruolo. Praticamente, sono un terzo incomodo (ride).
Al termine della prima serie, abbiamo lasciato Alice in una situazione di confusione sentimentale. Il tuo arrivo non l’aiuterà, anzi.
Chissà, magari invece riuscirò ad aiutarla (ride).Sicuramente Alice ha una vita sentimentale molto affollata. Sergio Einardi, il personaggio che interpreto, è un uomo molto garbato, maturo e sarà sorpreso lui stesso da ciò che accadrà. La caratteristica principale di Einardi è quella di riconoscere che Alice ha grande talento ed entusiasmo. Peccato che ci sia un simpaticissimo Claudio Conforti, interpretato da Lino Guanciale, che la tarpa ogni due per tre. Tra lui e Conforti non c’è simpatia per una cosa successa prima. Einardi però continuerà a chiamare Conforti in parte per provocazione e poi perché trova in Alice questo entusiasmo. Questa è la linea iniziale, il resto la vedrete in tv.
Avevi già letto i libri di Alessia Gazzola?
Avevo letto il primo libro. Mi aveva colpito il fatto di ritrovarmi interessato ad una storia al femminile. Ero curioso di capire come una giovane ragazza potesse affrontare il mondo del lavoro trasformandosi da giovane studentessa in medico legale. Trovo anche che lo stile di Alessia sia fresco, ironico e leggero. Non ho letto gli altri libri perché mi avevano avvisato che il mio personaggio sarebbe stato diverso da quello letterario. Per non farmi fuorviare, ho deciso di rimandare la lettura.
Secondo te, qual è il successo di questa serie?
Credo che il personaggio di Alice abbia sviluppato interesse nei giovani che si trovano ad affrontare il passaggio alla vita adulta e l’ingresso nel mondo del lavoro. Le vicende sentimentali e i casi di cronaca riescono ad attirare poi un pubblico molto ampio che si immedesima nei personaggi. E’ proprio questo mix di cose che fa funzionare la serie.
Ti ritroveremo anche nella terza stagione della serie Tv “I medici”. Com’è lavorare in una produzione internazionale?
Il mio desiderio era di lavorare in un progetto in cui potessi recitare in lingua inglese. Interpreterò Giacomo Spinelli, un politico spesso in disaccordo con Lorenzo Il Magnifico. Ci tenevo a entrare in questa produzione internazionale, anche perché trovo affascinante lavorare con attori inglesi: hanno una sobrietà nel recitare che mi piace moltissimo. I costumi poi aiutano sempre a giocare a fare l’attore.
Ti ricordiamo nelle vesti di conduttore della trasmissione “La guerra dei sessi” andata in onda qualche anno fa sull’emittente Sky. Ti piacerebbe proseguire anche su questa strada?
In realtà dipende sempre dai progetti e dal tempo a disposizione. Per esempio rimango scioccato dal mio collega Lino che riesce ad essere uno e trino (ride). Preferisco al momento dedicarmi alla televisione, al cinema e al teatro. La conduzione per il momento viene in seconda battuta.
I tuoi figli ti seguono in tv?
Sì anche se ancora sono piccoli e quindi non hanno una precisa definizione di quello che faccio. Quando camminiamo per strada però mi fanno ridere perché mi avvisano dicendomi “papà, ci sono le tue fans”. La nostra vita quotidiana e le nostre frequentazioni sono improntate alla semplicità.
Credi che ci sia qualche possibilità per un nuovo capitolo de “il medico in famiglia”?
E’ sempre tutto molto legato al personaggio e alla sua evoluzione. L’importante è che ci siano stimoli e storie da raccontare. Ufficialmente non lo so se ci sarà un’altra edizione.
In questi anni, la Rai ha raccontato attraverso il linguaggio della fiction le biografie dei grandi personaggi che hanno fatto la storia. Quale figura ti piacerebbe interpretare?
Ce ne sono tanti. Mi piacerebbe però interpretare una figura degli anni 70 considerando che mi piace molto quel periodo. C’è però un personaggio che ho già interpretato e che si avvicina a quello che vorrei fare in futuro. Si tratta dell’ingegnere de “La strada dritta” . E’ interessante poter dare luce infatti a personaggi meno noti che hanno contribuito a fare grande questo paese raccontando un’epoca di eccellenza italiana.