Buon compleanno “Evasori”! I dieci anni del libro-denuncia di Roberto Ippolito a San Miniato
I peggiori trucchi della nostra vita nell’anniversario della pubblicazione con Bompiani
Fra gli ultimi arrivati ci sono un distributore riminese di formaggi ideatore di due finte società in Cina e un imprenditore canavese dello smaltimento dei rottami utilizzatore addirittura di 123 conti correnti, carte di credito e libretti di deposito su una ventina di banche. Impegnati entrambi a far perdere le tracce, sono i partecipanti dello sport nazionale più praticato ma odioso: la fuga dal fisco.
A continuare a rivelare gli sconcertanti espedienti escogitati per non pagare le tasse è lo scrittore Roberto Ippolito. A San Miniato Ippolito è stato il protagonista dell’incontro dedicato a un suo best seller “I dieci anni del libro ‘Evasori’ e delle sue denunce”, con la partecipazione del sindaco Vittorio Gabbanini e la presenza dell’assessore comunale alla cultura Chiara Rossi.
Le pagine di “Evasori” hanno lasciato il segno per aver ricostruito in tutti i suoi aspetti l’enormità e la capillarità dell’evasione fiscale e, come si legge nel risvolto di copertina, “l’inesauribile fantasia creativa di chi froda il fisco”. Prima nessun libro aveva mai descritto puntigliosamente, ma anche con tocco lieve, un fenomeno che non fa onore all’Italia. Ippolito, è detto ancora nel risvolto di copertina, ha realizzato “la prima inchiesta puntuale, rigorosa, documentata, che sorprende e diverte, che racconta un malcostume talmente diffuso da non essere neppure più percepito” e anzi “sembra perfino legittimato”.
Un “campionario surreale di giochi di prestigio e trucchi diffusi in tutta Italia” mostrato dall’autore, all’origine dei danni provocati dalla spaventosa mole dell’evasione fiscale che non conosce tregua. Le ultime stime del governo, rese note a fine settembre, parlano di oltre 107 miliardi sottratti illecitamente al fisco per il 2015, ovvero il 6,5% del pil, una quota molto vicina a quella impegnata per tutta la sanità italiana.
Le conseguenze dei peggiori trucchi della nostra vita sono pesanti. “Lo Stato potrebbe fare tante cose importanti in più oppure potrebbe ridurre le tasse recuperando le somme non pagate” esclama l’autore di “Evasori”. Aggiungendo: “C’è una grave ingiustizia nel fatto che i cittadini onesti contribuiscono al finanziamento dei servizi mentre gli evasori ne usufruiscono senza pagarli. Come se non bastasse, con il condono i primi subiscono un affronto e i secondi vengono premiati”.
Passati dieci anni dall’uscita del libro in quali settori l’evasione sta conoscendo una particolare vivacità? Ippolito afferma che “dopo l’esplodere delle finte associazioni create per occultare attività economiche, i bed & breakfast in nero e le tasse locali ignorate sono due fronti bollenti”.
Roberto Ippolito è autore di libri d’inchiesta di successo. Ha pubblicato gli ultimi suoi libri con Chiarelettere: nell’ordine “Ignoranti”, “Abusivi” e “Eurosprechi”. Ha firmato con Bompiani anche “Il Bel Paese maltrattato” e prima ancora ha pubblicato con Laterza. E’ organizzatore di eventi culturali. Ha ideato e diretto “Voluminosi” ai Granai a Roma (festival letterario non stop 9 ore), “Libri al centro” a Cinecittà (primo festival mai svolto in un centro commerciale), “conPasolini” a Roma, “Nel baule” al Maxxi, “A tutto volume” a Ragusa, “Pagine in cammino” a Castellaneta. È stato editor del Festival dell’economia di Trento. Ha dato vita al Tour del brutto dell’Appia Antica. Giornalista, dopo aver curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”, è stato direttore comunicazione Confindustria, direttore relazioni esterne dell’università Luiss di Roma e docente di “Imprese e concorrenza” alla Scuola superiore di giornalismo della stessa Luiss.
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