di Monica Refe
Santa Lucia la festa della luce svedese ha origini italiane
Ogni anno in Svezia, all’alba del 13 dicembre, migliaia di bambini con una lunga veste bianca, una candela accesa in mano ed una coroncina di candele elettriche in testa, illuminano il buio inverno svedese.
Non si sa bene, perché Lucia, una santa siciliana del IV secolo, sia così onorata nella lontana e fredda Svezia. Le leggende sono due; la prima narra che Lucia stessa avesse visitato personalmente il paese scandinavo e lo avesse scelto per soggiornarvi altri ritengono che furono i missionari cristiani a parlare di lei al popolo e a diffonderne il culto.
Qualunque sia l’origine, gli svedesi dimostrarono subito molta devozione e gratitudine per quella Santa che porta la luce e dal 1920 nel calendario svedese è entrata di diritto come festività.
Roma ha accolto con entuasiasmo questo rito collettivo ormai da sette anni e quest’anno, in occasione della festa l’Ambasciata di Svezia in Italia, in collaborazione con Visit Sweden e la Camera di Commercio Italo-Svedese Assosvezia, per il suo appuntamento annaule con la luce porta per le strade e le piazze di della Capitale una delle tradizioni più amate del calendario svedese.
Stasera appuntamento con grandi e piccini alle ore 19.30 il Corteo di Santa Lucia Coro del Liceo Nordiska Musikgymnasiet-Vokal di Stoccolma sarà in Piazza di Pietra con degustazione di glögg e pepparkakor (la classica bevanda calda e biscotti speziati).
Domani pomeriggio alle ore 17.00 Corteo di Santa Lucia si recherà invece alla Biblioteca Centrale Per Ragazzi, in Via di San Paolo alla Regola 15-18. Per chiudere i festeggiamenti sarà la cornice di IKEA italia a Porta di Roma ad ospitare il 15 dicembre alle ore 15.30.
Le processioni sono sempre guidate da una bambina che impersona Lucia seguita da damigelle e paggetti che indossano anch’essi vesti bianche e cappelli con stelle dorate. È una scena incantevole con i bambini che cantano canzoni tradizionali natalizie e illuminano l’oscurità con le loro candele. Lucia e le sue damigelle donano brioche allo zafferano e biscotti allo zenzero agli spettatori.
Questa tradizione del Settecento si ripete in chiese, scuole, ospedali e luoghi di lavoro in tutto il Paese e non sarebbe Natale in Svezia senza Lucia, che segna il passaggio alle ultime due settimane di Avvento.
Il corteo di Santa Lucia arriva anche nelle prigioni, negli ospedali, nelle case di riposo e in altri luoghi in cui la mobilità è più difficile. E proprio questa l’idea di Santa Lucia: non bisogna cercarla, viene ovunque nelle città, e porta la luce là dove c’è il buio.
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