Nella nottata appena trascorsa, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, hanno eseguito un decreto di fermo emesso dalla locale Procura della Repubblica, a carico di due 19enni statunitensi, per il reato di omicidio aggravato in concorso e tentata estorsione.
L’indagine, iniziata la notte precedente, immediatamente dopo l’aggressione mortale ai danni del Vice Brigadiere CERCIELLO REGA Mario, e proseguita incessantemente mediante la visione delle immagini di video sorveglianza nonché le escussioni testimoniali, ha consentito agli inquirenti del Nucleo Investigativo capitolino di individuare, i due responsabili dell’efferato delitto, all’interno di un albergo romano già pronti per lasciare il territorio nazionale.
Nel corso della perquisizione della camera d’hotel, occupata dai due fermati, è stata rinvenuta e sequestrata l’arma del delitto, un coltello di notevoli dimensioni, abilmente nascosto dietro ad un pannello a sospensione del soffitto, nonché gli indumenti indossati durante la commissione del reato.
I due, una volta in caserma, sono stati interrogati dai Carabinieri, sotto la direzione dei magistrati della Procura della Repubblica di Roma, difronte a prove schiaccianti, hanno confessato i loro addebiti.
Le indagini hanno consentito di accertare che poco prima dell’omicidio, i due giovani statunitensi avevano sottratto uno zaino ad un cittadino italiano, minacciandolo, nel corso di una telefonata, di non restituirglielo se non dietro la corresponsione di 100 euro ed 1 grammo di cocaina.
Successivamente, i Carabinieri, contattati dalla vittima che aveva denunciato l’accaduto, si sono presentati all’appuntamento per bloccare i malfattori, i quali, nonostante i militari si fossero qualificati quali appartenenti all’Arma non hanno esitato ad ingaggiare una colluttazione, culminata nel tragico ferimento mortale del Vice brigadiere.
I fermati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Roma Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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