“Anche questa notte i cittadini di Roma Est hanno potuto respirare le piacevoli esalazioni provenienti dal sito di Rocca Cencia e di questo ringraziano la Sindaca Raggi ed i 5 Stelle”.
Così in una nota Dario Nanni Consigliere del VI Municipio e coordinatore per Roma e provincia di Italia in Comune. “Tutti ricordano le manifestazioni e le promesse fatte dai 5 Stelle rispetto alla chiusura di Rocca Cencia. Chiusura che secondo i 5 Stelle sarebbe avvenuta nell’estate del 2016 con l’insediamento della giunta grillina.
Scadenza che venne rinviata alla fine del 2016, poi nuovamente rinviata al 2017, fino ad un atto votato in aula in cui i grillini ne hanno garantito la chiusura entro dicembre 2019”, prosegue Nanni.
“Inutile dire che ormai la credibilità di questa amministrazione è come quella di chi va in giro con le banconote da 7€. I cittadini sono esausti di chi per anni, prima all’opposizione ed oggi al governo, ha speculato su questa vicenda, tanto più considerando che la situazione già grave, negli ultimi mesi è peggiorata. Con molto piacere – continua Nanni – abbiamo accolto la chiusura del Tmb Salario, che andava dismesso prima e che, è bene ricordarlo, ha cessato di esistere solo a causa di un incendio e non per volontà della Raggi e dei 5 Stelle.
Probabilmente però qualcuno ancora non ha capito, dopo più di tre anni, cosa vuol dire vivere a Finocchio, nella Valle Borghesiana, a Castelverde, a Villaggio Prenestino, a Ponte di Nona, a Colle degli Abeti, a Pratolungo Casilino, ad Osa tanto per citare i quartieri più vicini al sito Rocca Cencia”.
“Non hanno la minima idea di cosa vuol dire non poter respirare normalmente, non poter aprire le finestre, non poter asciugare i panni dalle finestre o sui balconi e sopportare ogni giorno il transito, lo smog e il rumore di centinaia di camion. A questo punto – conclude Nanni – invito pubblicamente la Raggi, i suoi assessori e la maggioranza grillina a venire a vivere per qualche giorno nei quartieri di Roma Est, così, forse, capiranno il degrado e l’inquinamento in cui sono costretti a vivere gli abitanti di questo quadrante della Capitale”.
Lo comunica in una nota l’Ufficio Stampa di Italia in Comune.
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