Nel giorno dello “Sciopero globale per il clima”, Altromercato invita a guardare il climate change dalla parte di chi ne subisce le maggiori conseguenze e mette in campo strategie originali per contrastarlo: le storie dei produttori del fair trade, dal mondo e dall’Italia.
Sabato 12 ottobre, a Verona, “Altromercato Campus”, la “giornata aperta” in università che offrirà ai giovani la possibilità di conoscere i valori del fair trade e scoprire un modello per guardare al futuro. “Una priorità e una questione di giustizia”, dice il Presidente di Altromercato Cristiano Calvi.
Altromercato, la maggiore realtà italiana del fair trade e la seconda al mondo, organizza con il patrocinio del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona, sabato 12 ottobre al Polo Universitario Santa Marta, “Maneggiare con cura. Cambiamento climatico e fair trade”, la terza edizione di “Altromercato Campus”: una giornata che darà voce al racconto inedito dei produttori agricoli del Sud del mondo e italiani che subiscono gli effetti del riscaldamento globale sul proprio lavoro e sui loro prodotti – come caffè, cacao, banane, riso – e da anni lo combattono adottando tecniche e modelli resilienti e spesso replicabili. Nel ricco programma dibattiti, laboratori, una mostra fotografica sull’Amazzonia, la sfilata di moda etica, workshop con degustazioni: l’intero evento sarà orgogliosamente “plastic free”.
Altromercato è la prima grande realtà europea di Commercio Equo e Solidale a organizzare un evento culturale di questa portata, aperto al pubblico e in particolare ai giovani, agli studenti, oltre che ai propri soci. Spiega il Presidente Cristiano Calvi: “Abbiamo iniziato tanti anni fa per una questione di giustizia. Ci ribolliva il sangue quando ci raccontavano dei coyotes – gli intermediari locali – che insieme alle multinazionali affamavano i produttori di caffè in Messico: 30 anni dopo, con la stessa logica, affrontiamo la crisi climatica, che colpisce in primis i più vulnerabili. Altromercato si assume, insieme ai propri partner, la responsabilità di combatterla. È una priorità assoluta e una questione di giustizia”.
Anche WFTO, l’Organizzazione Mondiale del Commercio Equo e Solidale, che in questi giorni ha tenuto il suo summit di settembre a Lima (Perù), si è interrogata sull’opportunità di inserire la questione climatica tra gli storici criteri del fair trade. Non è il primo passo in questa direzione: in attesa di COP25 a Santiago del Cile, la lettera inviata alla COP24 di dicembre 2018 riassume la posizione del Commercio Equo e Solidale sul climate change attraverso alcune “raccomandazioni”.
“Altromercato Campus” si apre con la “plenaria” condotta da Filippo Solibello (Radio2-Caterpillar), che affronta di petto la questione discutendo “Il ruolo del Commercio Equo e Solidale nella lotta ai cambiamenti climatici” e vede i contributi del professor David Bolzonella dell’Università di Verona, di Federico Testa Presidente di ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile)- e la testimonianza di quattro produttori fair trade, Vitoon R. Panyakul di Green Net (Tailandia), Jose Rojas Hernandez di Norandino (Perù), Juan Francisco Hun Pop di Redesign (Perù) e Giovanni Girolomoni, dell’omonima azienda marchigiana di grano e pasta, oltre che dei ragazzi di “Fridays for future”. L’impatto dei cambiamenti climatici sulle produzioni agricole e in particolare su quelle di prodotti “simbolo” come caffè e cacao è stato raccolto in un prezioso “dossier”, di cui anticipiamo di seguito alcune storie, qui e nel press kit.
L’altro momento saliente di “Altromercato Campus” è nel pomeriggio. Si tratta di veri e propri “faccia a faccia” con i produttori, sotto il titolo di “Grandi sfide per il cambiamento climatico”. Alle h. 14.30, Incontriamo Juan Francisco Hun Pop di Redesign (Perù), partner Altromercato e produttore di bananitos. Ci racconterà l’impatto del cambiamento climatico sulla loro produzione e il progetto di Sviluppo Sostenibile e Lotta al Cambiamento Climatico nell’Alto Huallaga.
In contemporanea, Vitoon Ruenglert Panyakul di Green Net (Thailandia), partner Altromercato e produttore di riso biologico, ci farà conoscere una realtà pioniera dell’agricoltura biologica, fortemente impegnata nella salvaguardia dell’ambiente, nella tutela della biodiversità e nella lotta ai cambiamenti climatici (vedi – più avanti e nel press kit – le storie dei produttori).
C’è anche spazio per i “sognatori concreti”. “Altromercato Campus” è infatti un’imperdibile occasione per studenti, universitari e giovani laureati per conoscere il Commercio Equo e Solidale come risorsa valoriale: non solo quindi una possibile prospettiva futura di ricerca e di lavoro ma uno stile di vita sostenibile a cui ispirarsi, un modello di business potenzialmente adatto a qualsiasi impresa e a costruire un mondo migliore. Nell’incontro pomeridiano “L’università incontra il Commercio Equo e Solidale: percorsi comuni e progetti futuri. Esperienze a confronto” – moderato da Francesca Simeoni dell’Università di Verona -, ricercatori di diverse università e giovani laureati raccontano le proprie esperienze e disegnano questo orizzonte.
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