Randagismo
Pessima gestione del randagismo, crudeltà e inciviltà: queste sono le principali cause della tragedia che si è consumata nei giorni scorsi in Sicilia. LNDC scrive alle istituzioni e sporge denunce per individuare gli autori ma anche le responsabilità di chi doveva vigilare correttamente. Rosati: non lasceremo nulla di intentato.
In questi giorni si è verificata una vera e propria strage nel comune di Sciacca. Decine e decine di cani sono stati uccisi in modo atroce per mezzo di un potente veleno. Le immagini riportate dalla stampa e dai volontari che si sono recati sul posto sono raccapriccianti e sono il segnale di una cultura della morte che non può e non deve continuare. La Presidente nazionale di LNDC Animal Protection, Piera Rosati, ha scritto una lettera al Sindaco di Sciacca e al Presidente della Regione Sicilia per ricordare le loro competenze e responsabilità.
“Sono profondamente amareggiata da quanto avvenuto in questi giorni”, commenta Piera Rosati. “Questi gesti sono il frutto di una mentalità crudele, indegna di un Paese civile di questo secolo. Allo stesso tempo però scaturiscono da una gestione sbagliata e malata del fenomeno del randagismo che purtroppo è ancora una vera e propria piaga, soprattutto in molte zone del centro-sud Italia. La Legge Quadro 281/91 e la LR siciliana 15/2000 prevedono che i comuni debbano dotarsi di rifugi dove accogliere i cani, cosa che Sciacca come tanti altri comuni non ha, e soprattutto la sterilizzazione dei cani senza proprietario. Allo stesso tempo è necessario un reale ed efficace controllo sui cani di proprietà, verificando che siano regolarmente iscritti all’anagrafe canina e incentivandone la sterilizzazione. Eppure è evidente che queste misure non vengono prese, vista la proliferazione dei randagi sul territorio che poi porta a queste ‘soluzioni’ che rimangono sempre e comunque ingiustificabili.”
A seguito dei drammatici fatti di questi giorni, il Sindaco di Sciacca ha dichiarato che il suo Comune spende circa 300.000 Euro l’anno per il randagismo, una cifra davvero importante con cui si potrebbero fare grandi cose ma che non sembra dare i risultati necessari. LNDC, tramite i propri legali, presenterà quindi una richiesta di accesso agli atti per verificare se e come vengano realmente spesi questi ingenti fondi pubblici.
Al tempo stesso, LNDC sporgerà ovviamente denuncia contro ignoti nella speranza di risalire agli autori di questa strage, senza dimenticare però di verificare eventuali responsabilità del Sindaco e delle altre istituzioni ai sensi dell’Ordinanza del Ministero della Salute rinnovata il 21 giugno 2017, che prevede l’attuazione di tempestive misure investigative e di bonifica nel caso in cui vengano utilizzate esche avvelenate come in questo caso.
Affinché questa drammatica vicenda non passi in sordina, le associazioni animaliste locali e nazionali, tra cui LNDC, hanno organizzato una manifestazione che si terrà domenica 25 febbraio a partire dalle ore 15 in piazza Scandaliato a Sciacca.
“Non lasceremo nulla di intentato affinché ognuno venga messo di fronte alle proprie responsabilità, dagli esecutori materiali di questo scempio alle istituzioni che non hanno vigilato e gestito correttamente la situazione prima e dopo la strage”, conclude Rosati.
Fonte Lega del Cane
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