Tre italiani su cento non pagano i debiti

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La percentuale di quanto si riesce a riscattare è del 12% a fronte di costi di recupero del 10%. Ma cambia tutto dal 2020: Creopay (www.creopay.cloud), insieme ad Afone (www.afoneparticipations.com), ha ideato un sistema customer-centric che consentirà di recuperare il 95% dei crediti e di migliorare la qualità di vita dei cittadini.

Nel nostro Paese si spendono 7 miliardi di euro per recuperarne 8,4 e ben 61,6 miliardi di euro vanno perduti. Creopay, in partnership con Afone, renderà possibile arrivare a recuperare il 95% dei debiti.

«Il 19% degli italiani paga in ritardo ed il 3% non paga affatto» puntualizzano gli analisti di Creopay per definire meglio le caratteristiche di un mercato così promettente come quello italiano.

Un mercato decisamente molto promettente perché Creopay ha potuto appurare che fino ad oggi il problema è precipuamente la mancanza di soluzioni customer-centric in grado di adattarsi alla singola complessità.

Il 2020 promette così una svolta epocale nella gestione delle «non performing exposures» (NPE), ossia dei debiti che non vengono pagati, a vantaggio non solo delle 46 aziende su 100 che a causa di ciò accusano perdite finanziarie ma anche e soprattutto a vantaggio delle singole persone che potranno così essere aiutate nell’essere adempienti.

Il cittadino potrà evitare interruzioni di servizi, non incorrere in pagamenti di more ed interessi, evitare le segnalazioni nelle centrali rischi, avere addirittura uno scoring indipendente ed affidabile, avere un maggior accesso al credito, insomma potere aumentare notevolmente la propria qualità di vita (comunicato ufficiale dell’azienda alla url: www.aj-com.net/creopay.html).

Ad ideare questo nuovo sistema customer-centric è proprio Creopay (www.creopay.cloud), una newco fondata da Antonello Fontanelli, avvocato specializzato nella gestione del recupero dei crediti, in partnership con Afone Participations (www.afoneparticipations.com), operatore di telecomunicazioni e pagamenti elettronici quotato alla Borsa di Parigi ed iscritto in Italia come istituto di pagamento con codice ABI 36071.

«Non si tratta di qualcosa di nuovo, ma di qualcosa che abilita opportunità di contatto in modalità cliente-centrica, facilitando il passaggio da un sistema che offre tutte le opportunità di non pagare ad uno che offre semplici possibilità di farlo» spiega l’avvocato Antonello Fontanelli, ceo di Creopay.

«Il nuovo sistema consentirà di recuperare il 95% dei debiti e di migliorare nel contempo la qualità di vita dei consumatori e degli utenti» puntualizza Giorgio Mottironi, co-fondatore e cso strategy officer di Creopay.

«Siamo entusiasti di essere parte integrante dell’innovativo progetto Creopay che, grazie all’innovativo gateway di pagamento Afone, supporterà concretamente le aziende che necessitano di recuperare crediti insoluti. Il settore del recupero stragiudiziale soffre di una rilevante lentezza burocratica ed è proprio grazie alla tecnologia che abbiamo eliminato questo ostacolo, rendendo semplice ed efficace il processo di collection sia per le aziende che per le stesse società di recupero crediti -commenta Roberto Galati, Country Manager di Afone Italia- La partnership con Creopay ci ha permesso di integrare la piattaforma di incasso Afone che, grazie alla completa automazione del processo, permette al debitore di onorare quanto dovuto in modo semplice e immediato con una user experience studiata ad hoc. Utilizzando la nostra tecnologia “Afone Smart Collection”, perfettamente integrata alla piattaforma di Creopay, le procedure di incasso relative al recupero crediti potranno essere gestite “in house” in modo efficace e veloce».

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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