È il caso di dirlo “sotto il vestito niente”
Il San Valentino della top Model Ucraina Diana Zahairya che per l’occasione ha regalato abbracci ai passanti completamente nuda a Piazza del Popolo, nuda si, ma ricoperta di cuori in body painting, decine di cuori sparsi e disegnati sul corpo dalla Make-up Agency Academy di Daniela Argiolas e Gino Pandolfi, il tutto per una campagna di sensibilizzazione ad un abbraccio reale, di cuore, e non virtuale al quale ormai ci stiamo abituando, isolandoci nelle nostre quattro mura domestiche.
Questo è un grande problema al quale pochi fanno caso, ma quotidianamente implica molti dei nostri rapporti reali, la mancanza di contatto fisico e verbale ci disabitua a ciò che in natura è essenziale.
Spesso ci chiediamo: In che mondo viviamo?
La risposta, però, è sempre la stessa: Purtroppo nel mondo del malessere, degli stress, delle persone indaffarate che corrono e si impegnano talvolta fino al limite delle proprie forze.
Allora è lecito pensare: e il corpo, la mente umana, come reagiscono a questa vita che prende e non lascia spazio all’acquisizione serena, ai tempi lunghi, al vivere secondo natura?
Il mondo che circonda l’uomo del nostro tempo non gli dà la possibilità di vivere in maniera armoniosa con il proprio Io.
Egli percepisce anzitutto la necessità di ritrovare un proprio centro: vuole entrare in contatto con le sue tensioni interiori che influiscono in maniera profonda sulla sua vita corporea.
Ritrovare il proprio corpo vivendo in una cultura tecnologica come la nostra, non è certo una sfida da poco.
L’uomo moderno ha sempre lottato duramente per giungere alle conquiste più alte e più ardue della tecnologia, ma ha trascurato inevitabilmente molti aspetti della sua vita, tra i quali il più importante: il corpo, proprio quello che dà senso a tutti gli altri, il corpo divenuto il negativo, l’ostacolo di ogni valore.
Il corpo comunica attraverso codici che noi definiamo comunicazione non verbale, ed esprime in modo sintetico e coerente modalità di messaggi molto complesse.
Esso è un filtro del linguaggio della nostra psiche attraverso il quale si manifesta e si evidenzia quelIo che pensa, che vive, che percepisce. Prendere in considerazione il corpo significa capire un sistema di codici che esprimono le sue più profonde sensazioni.
Significa leggere i messaggi interiori che vengono inviati, per riuscire a scoprire i traumi profondi che sono molte volte impressi nel volto, nei tessuti, nella pelle del paziente.
La conseguenza spesso inevitabile del moderno modo di vivere ci ha condotto alla mancanza di contatto con gli altri. In molte famiglie oggi non vi è più forma di comunicazione del tipo abbraccio, carezza o bacio.
Potrebbe essere così semplice e naturale. Si sono invece instaurati dei tabù che hanno fatto sì che l’uomo fosse sempre più isolato, sempre più solo.
Boadella e Liss analizzano l’abbraccio come forma di comunicazione e contatto da applicare in psicoterapia: l’identificazione tra abbraccio e sensualità induce i genitori a tenere a distanza i loro figli (tabù dell’incesto) e porta gli amici ad evitare persino d’abbracciarsi o di camminare tenendosi per mano (paura dell’omosessualità).
Questo ciclo vizioso, nato dall’ignoranza dei nostri bisogni corporei è passato da una generazione all’altra, ma oggi deve essere demistificato e distrutto.
L’abbraccio del padre rappresenta una forma di comunicazione nel quale vengono manifestate espressione di contatto solido ed affettuoso.
In esso si esprime principalmente l’affetto, l’autoritarismo, la razionalità, il contatto sociale con l’altro sesso.
L’abbraccio della madre, d’altra parte, vuole esprimere sentimenti caldi e teneri di tipo amore, creatività, passività, espressioni spirituali. Il giusto equilibrio di questo duplice abbraccio padre/madre fornisce al bambino la giusta immagine di sé e della propria struttura corporea.
Possiamo dunque comprendere quanto importante sia l’instaurare nuovamente nella famiglia una forma di comunicazione di tipo corporeo non sessualizzato.
La carenza di contatto instaura processi psicologici e fisiologici che bloccano la persona: a livello somatico, questo processo mancato, del tutto o in parte, si codifica con il tempo nel corpo con contrazioni muscolari, postura negativa, ispessimento del connettivo.
La somma delle emozioni represse formano nel corpo una struttura che non offre la possibilità agli esseri umani di essere liberi e vivere pienamente il fluire delle dualità che hanno in sé: corpo-mente, parasimpatico-simpatico, caldo-freddo, gioia-dolore ecc.
Numerosi studi compiuti in questi hanno messo in evidenza che forme di contatto semplice come il toccare, l’accarezzare, l’abbracciare, sono di fondamentale importanza nello sviluppo psicofisico della persona per farle vivere un benessere emotivo completo e libero da schemi emozionali.
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