“A causa di una indagine aperta dalla Procura di Roma su gravissimi fatti che vedono vittima anche un cittadino romano, a cui un’agenzia funebre dopo mesi di attesa ha consegnato un’urna contenente terra e sassi al posto delle ceneri della mamma, siamo costretti a rompere il silenzio tenuto in questo periodo emergenziale.
Alcuni cittadini ci scrivono allarmati dal momento che non sono riusciti a dare ancora degna sepoltura a una mamma, un fratello, un marito, addolorati al solo pensiero di custodire solo terra e sassi in un’urna che oltretutto al momento non può essere deposta.
Esortiamo AMA e Assessorato Ambiente a chiarire come si sia potuta compiere una truffa così agghiacciante, emersa grazie ad un sollecito di pagamento per una tassa collegata al servizio di sepoltura, compiuta oltretutto in un periodo di normale gestione e non emergenziale.
Sconcertati ma non increduli coltiviamo la speranza che AMA chiarisca si tratti di un caso isolato.
Come Comitato ci corre comunque l’obbligo di chiedere nuovamente che vengano messe in atto misure volte a scongiurare ulteriori truffe o mercimoni compiuti sul dolore dei romani.”
Così in una nota Valeria Campana, portavoce del Comitato Cimiteri Flaminio Prima Porta Verano e Laurentino.
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