Il teatro ai tempi del corona
Cosa vuoi fare da grande?…l’attrice!
Questa la domanda con cui comincia questo interessante video documentario di Pier Francesco Cari su Luisa Belviso, Francesca Bellucci, Irene Vannelli e il loro mondo.
Insolito vedere un cortometraggio sui retroscena di uno spettacolo, ma seguendolo si può capire molto, apprezzare di più quello che poi si vedrà sul palco, l’essenza degli attori, ed entrare in empatia con questo affascinante mondo e con chi lo abita.
Il documentario ‘Tre sorelle’ propone proprio questo.
È stato fruibile in rete per tre giorni, ora ritirato per la partecipazione ad alcuni concorsi.
Tre ragazze, ‘sorelle’ d’arte che vivono insieme da sette anni e che lavorano, sudano, si affannano per un sogno comune: tenere vivo il loro desiderio di essere attrici e di vivere di questa arte.
Una realtà stupenda che dura però spesso quanto uno spettacolo, poi le asperità della vita riprendono il sopravvento su di loro riassorbendole nelle problematiche quotidiane.
Tutto per poter vivere quella manciata di tempo su un palco dove tutti gli occhi, i sospiri, le risate, le lacrime sono per te. Ognuna di loro diviene quindi una vera e propria domatrice di emozioni.
Emozioni che ognuna è riuscita a provocare nel pubblico grazie alla sua preparazione, alla sua bravura, alla sua passione ed impegno.
Tutti gli stati d’animo che hanno suscitato sono il prodotto di un duro lavoro costruito negli anni e sono allo stesso tempo il loro premio e il loro nutrimento, il carburante, la linfa vitale che sostiene e che spinge a resistere.
Ma che fatica per arrivare a questo, un salto nel vuoto per inseguire il proprio sogno, sole anche se insieme.
Intanto gli anni passano nell’inquietudine, sperando di poter vivere di questo mestiere che amano, che le possiede, che le condiziona vita e scelte.
Ti chiedi e non sai se il successo arriverà o se tutto è una semplice chimera…un sogno, come quando da bambina interpretavi questo o quel personaggio, sognando di diventare una star.
Ma tu ci credi, attraversando ogni tipo di stato d’animo che va da un polo all’altro, sentimenti opposti che si scontrano tra loro, si accapigliano, si respingono e in mezzo ci sei tu, strattonata tra le impellenze della realtà e questo bellissimo sogno che vivi ad occhi aperti.
La tua realtà.
Essere attrice è come essere posseduta da un demone che ti mangia dentro, a cui daresti e hai dato l’anima per poter arrivare al successo che meriti e per poter vivere di questo stupendo mestiere.
Ma dietro a quest’ombra di Faustiana memoria c’è anche un’altra presenza alla quale votarti, quella che ti da la sensazione di essere accarezzata da morbide ali, quelle del tuo angelo guida.
Il tuo angelo custode, che in barba al demone ti sostiene, ti protegge, ti spinge su questa strada, è la tua forza.
La morbidezza delle sue piume è quella degli applausi, degli sguardi di consenso del pubblico, del suo incitamento, le lusinghe meritate che come delicate carezze ti spingono a continuare, togliendoti di dosso ogni peso, amarezza, incertezza, ogni viscida traccia di quel dannato demone.
Allora dimentichi tutto, dopo ogni appluso la fatica, i sacrifici, gli stenti, le umiliazioni e le privazioni, scompaiono come neve al sole.
Sai di valere, sai che hai fatto la scelta giusta, che questa è la tua vita.
Ebbra di questa sensazione, come ubriaca, sarai invincibile.
Poi passato questo fantastico momento, gli applausi lontani persi nel rumore del tran tran quotidiano, sai di dover ricominciare a sudare, a credere in te stessa, a rimetterti in gioco. Come una droga bramerai quella sensazione, solo tua, meritata…
Questa è la ‘tortura’ alla quale ti sei votata, perché non sempre impegno, bravura e merito vanno di pari passo con il successo e il giusto riconoscimento.
Di questo sei ben consapevole, così come delle tue potenzialità.
Ecco come vedo l’attore, quello che traspare da questo documentario di 20 minuti. Pochi, ma che catturano efficacemente l’essenza di tutte queste vite coinvolte e votate a quelle assi di legno, a quel tempio dell’arte, a quel sipario che una volta chiuso ridesta e riporta violentemente alla vita quotidiana fatta di bollette, scadenze…
Sono vite che hanno scelto di vivere questo sogno consapevolmente e che per questo si sono guadagnate il mio, il nostro rispetto.
Il diritto, l’onore la fierezza di potersi chiamare attrici.
Tre sorelle…