1 Maggio | ore 20.00 | RADIO 2 RAI |RAI3
In collegamento da Napoli, presenteranno anche il brano scritto a quattro mani,
ispirato da questo tempo sospeso, “LA REALTÀ NON PUÒ ESSERE QUESTA”
Edoardo ed Eugenio Bennato tra i big della line up del Concertone del Primo Maggio!
Due grandi nomi della musica italiana, per un evento eccezionale: Edoardo ed Eugenio Bennato si uniscono al coro di tanti artisti che, uniti nell’emergenza sanitaria, cantano per annullare le distanze fisiche.
Appena pubblicato il loro brano inedito “La realtà non può essere questa”, scritto a quattro mani e ispirato a questo “tempo di quarantena”, si esibiranno in prima serata su Radio 2 Rai e su Rai3 in occasione del Primo Maggio Roma, in collegamento da Napoli.
Sentirsi vicini in questo momento storico di grande difficoltà – in cui il concetto di normalità si sta ridimensionando a qualcosa di nuovo – la musica è una certezza, una fonte di inesauribile forza: così Edoardo ed Eugenio Bennato, ciascuno da casa sua, hanno tradotto con musica e parole un “nuovo mondo da scoprire”, quello che risiede dentro e fuori di noi, fatto di sogni, di “parole sussurrate”, di un amore che non può essere virtuale, alla vita che canta la sua ribellione e non si può fermare.
Come spiega Edoardo: “È una ballata classica, bennatiana, che racconta questa sorta di “day after” che stiamo vivendo, che vuole trasmettere le buone vibrazioni del futuro alle porte”,
Le parole, scritte da Eugenio sulla musica del fratello, danno vita a una poesia sui nostri giorni: cantano un mondo tutto da scoprire al di là delle mura domestiche, “l’amore che sventola nel porto”, la necessità di un abbraccio, la voglia di percepire la realtà, quella vera, che non può essere confusa con quella virtuale.
Come spiega Eugenio: “Percepiamo diversamente la realtà rispetto a prima: la stanza è lo spazio in cui si esauriscono questi giorni, mentre il balcone è il luogo che ci collega con il mondo esterno. Il web, invece, è da qualche tempo la prigione dove rischiamo di perdere il rapporto vero: guardarsi negli occhi, parlarsi da vicino”.
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