Un’infanzia incompresa dalla famiglia, una vecchiaia segnata dall’Alzheimer e in mezzo una vita piena di successo dove recitare è stato l’unico modo per non morire.
Monica Vitti, pseudonimo di Maria Luisa Ceciarelli, nata da madre bolognese e padre romano, ha vissuto fino ad otto anni a Messina, dove fu soprannominata dai familiari “setti vistìni” (traduzione di sette sottane), per via della sua freddolosità che la portava a indossare i vestiti l’uno sull’altro. Sette sottane diventò poi il titolo del suo primo libro autobiografico. Durante la guerra mentre giocava con i fratelli con i burattini scoprì la sua passione per il teatro: “Stavo con i miei fratelli in Sicilia e c’erano i bombardamenti, e noi andavamo nello scantinato. Nello scantinato non si sapeva cosa fare, gente parlava della vita, gente piangeva e noi avevamo costruito un teatrino: avevamo messo una coperta, poi facevamo i pupazzi, disegnavamo gli occhi, il naso, la bocca e facevamo, parlavamo. Quello è stato il primo spettacolo che io ho fatto.”
A causa, quindi, dei dolori che hanno segnato la sua infanzia ha cominciato a recitare, come lei stessa ha confessato in uno dei suoi libri: “Faccio l’attrice per non morire. “Quando a 14 anni e mezzo avevo quasi deciso di smettere di vivere, ho capito che potevo farcela, a continuare, solo fingendo di essere un’altra, facendo ridere il più possibile. Ci sono riuscita in teatro e nel cinema, nella vita molto meno.” Da anni lotta contro una malattia degenerativa, simile all’Alzheimer, che l’ha allontanata dal mondo, chiusa in una clinica svizzera. E lei nei momenti di lucidità ha deciso di ritirarsi per non vivere sotto gli occhi di tutti la sua sofferenza.
Monica Vitti è l’esempio di una donna vera che non ha mai avuto bisogno della chirurgia plastica per affermarsi come icona di bellezza e di stile. Più volte ha dichiarato che i produttori volevano farle ridurre il naso, ma alla fine ha vinto lei. Non solo perché è riuscita a non farsi ritoccare, ma soprattutto ha dimostrato che per essere sexy basta avere carisma. E lei ne ha sempre avuto da vendere. L’ultima apparizione in tv della Vitti risale al 1994 a Domenica In.
Il il press-agent Enrico Lucherini aveva svelato a Panorama i pregi e i difetti della grande diva e alcuni aneddoti davvero divertenti. Come quella volta che la Vitti fece fermare l’aereo da Catania a Roma, “con le eliche che già andavano”. Durante le riprese de La cintura di castità: “litigò con Tony Curtis e al secondo giorno i due già si parlavano per interposta persona! Per il resto con i colleghi era piuttosto simpatica, con Sordi erano proprio la coppia comica d’oro, simpaticissimi, tutte le volte che li ho visti insieme si divertivano molto”.
In un’intervista di qualche tempo fa sul Fatto Quotidiano, Renzo Arbore ha raccontato commosso l’episodio in cui si rese conto della malattia che ha colpito Monica Vitti: “Mi accorsi che non stava troppo bene anni fa, a una cena, sarà stato il 1990. Mi chiese in prestito il telefonino per fare una chiamata e una volta tornata al tavolo non me lo riconsegnò. Mi sembrò strano. Passò qualche minuto e le domandai se avesse finito. Si era dimenticata di averlo preso in prestito da me. Fu l’ultima volta che la vidi.”.
Maurizio Costanzo ha raccontato del ruolo importante che Monica Vitti ebbe nella sua relazione con Maria De Filippi: “Quando Maria venne a lavorare nella mia società, Monica Vitti mi disse: ‘Quella ragazza ha una voce forte come la mia: porta bene”. E così è stato: Costanzo e la De Filippi sono felicemente sposati dal 1995.
Dopo 27 anni di fidanzamento Monica Vitti sposa Roberto Russo nel più stretto riserbo senza neanche il fotografo.
Monica ha lavorato con tutti i grandi del cinema italiano e internazionale, da Monicelli a Scola. Nella sua vita ha avuto tre grandi amori: il regista Michelangelo Antonioni, il direttore della fotografia Carlo Di Palma e, per l’appunto, Roberto Russo.
“Monica voleva il controllo su ogni sua foto, era molto attenta a come veniva ripresa, alle luci. Mi diceva sempre “quando dai il profilo mettiti da questa parte…” Mi ha insegnato molto e anche io sono molto attenta a questo nella mia carriera. Lei sapeva che amavo cantare “ricordati che a faccia è la tua, non lasciare che ti dicano gli altri cosa va bene”. “Aveva un incredibile carisma. Arrivava sul set senza trucco, passando quasi inosservata, spettinata. Ma quando, truccata e pettinata, entrava sul set ricordo che tutti si fermavano per un attimo”
Nella sua straordinaria carriera oltre cinquanta film e tanti premi: 5 David di Donatello come migliore attrice protagonista (più altri quattro riconoscimenti speciali), 3 Nastri d’Argento, 12 Globi d’oro (di cui due alla carriera) e un Ciak d’oro alla carriera, un Leone d’oro alla carriera a Venezia, un Orso d’argento alla Berlinale, una Cocha de Plata a San Sebastián, una candidatura al premio BAFTA.
Sguardo dolce e profondo, sottolineato da ciglia finte, righe di matita, ombretti sfumati grigio azzurri. Una diva riluttante, lontana dallo stereotipo della diva. Ma anche una professionista attenta all’immagine dietro l’aria di donna che non spende troppo tempo a rimirarsi.
FRASI CELEBRI
“Roma è una città che può anche non stupirti, perché in fondo è pigra. E’ talmente sicura di sé, Roma, che non ha paura di niente. E’ lei che è eterna, mica noi.”
“Nella mia vita non sono mancate le lacrime: lacrime copiose e liberatrici, lacrime di tristezza, di sconforto, di solitudine, di stanchezza. Si, ho riso e pianto molto.”
“Non mi poso mai sulle parole, ma sulle emozioni.”
“Dicono che il mondo è di chi si alza presto. Non è vero. Il mondo è di chi è felice di alzarsi.”
“Le attrici, diciamo bruttine, che oggi hanno successo in Italia lo devono a me. Sono io che ho sfondato la porta.”
“Mi sono accorta di avere un talento comico quando davanti ai compagni d’Accademia recitavo ruoli disperati e li facevo ridere. Ho capito solo dopo che era una straordinaria fortuna”. “Scoprire di far ridere è stato come scoprire di essere la figlia del re.”
“In amore è tutto da reinventare ogni volta; l’importante è non perdere la fantasia dei sentimenti.”
“La vita è un dono, non si può buttarla via, la si deve proteggere.”
“A un certo punto della vita, a mia insaputa, devo aver deciso di dimenticare. Non dimenticare i dolori o gli errori, ma dimenticare fatti, persone, o forse solo confondere tutto.”
“Con il mare ho un rapporto travolgente, quando lo vedo muoversi, impazzire, calmarsi, cambiare colore, rotta, è il mio amante.”
“Mi sono sentita veramente libera quando ho scritto il mio primo libro.”
“La fantasia mi carica di emozioni, di desideri, di speranze. Tutte le donne dovrebbero scrivere per liberarsi dei fardelli che durante il tragitto non riescono a perdere.”
“Le ribellioni sono guerre, e si può restare feriti.”
“La mia giovinezza è il periodo che ricordo più spesso, anche se non è stato facile, ma pieno di parole che si confondevano con il teatro.”
“Mi sono sempre profondamente emozionata di fronte a un quadro, come un racconto, come una confessione, come un innamoramento. I colori, le linee, mi fanno battere il cuore e mi allontanano dalla quotidianità.”
“Ormai l’avrete capito: se ci vedessi chiaro, e ne fossi capace, mi sparerei un colpo di rivoltella. Purtroppo, non so organizzarmi”
guarda anche: http://www.viviroma.tv/category/viviroma-rubriche/personaggi/
Scrivi a: redazione@viviroma.tv