L’Associazione Culturale Feronia, a nome di tutti i frequentatori dello spazio verde denominato “Parchetto Feronia” chiede chiarimenti alle istituzioni competenti riguardo la nuova strada che si sta costruendo all’interno del Parco.
Una via che sebbene non prevista nel progetto e posta fuori dei confini più volte stabiliti, sottrae altro spazio verde ai cittadini.
Negli ultimi anni abbiamo assistito alla progressiva erosione degli spazi verdi del Parco a causa della costruzione al suo interno di ben sette nuove palazzine, che di fatto hanno privato tutta la cittadinanza di un’area di ristoro ambientale. Uno spazio di cui proprio in questi giorni di emergenza sanitaria stiamo comprendendo l’importanza vitale. Togliere verde equivale a ridurre le capacità di sana respirazione di un quadrante cittadino. A rimetterci siamo noi tutti in termini di salute e qualità della vita.
Ancora una volta, all’improvviso i cittadini del quartiere devono vedersi realizzare sotto i propri occhi una brutta colata di cemento all’interno del loro parco, a causa delle manovre dei soliti costruttori che giorno dopo giorno stanno distruggendo le nostre città a favore del proprio esclusivo tornaconto economico.
Sul Parchetto Feronia – come in tante parti della città ormai agonizzante – grava la longa manus del privato che, sempre avida di cemento, vorrebbe cancellare l’ennesimo spazio verde e di socialità del nostro territorio, assolutamente incurante delle legittime richieste dei cittadini che da sempre si battono per difendere il parco che hanno visto nascere, salvandolo a proprie spese dal degrado e di cui si prendono cura quotidianamente in maniera del tutto volontaria.
In questi anni, le nostre richieste sono rimaste inascoltate proprio dalle Istituzioni che dovrebbero essere le rappresentanti del volere popolare, che dovrebbero farsi portavoce degli interessi della collettività contro gli interessi speculativi e del profitto, che dovrebbero assistere le iniziative che vengono dalla base, secondo un’idea partecipata e allargata di democrazia e secondo il principio costituzionale della sussidiarietà, che dovrebbero difendere i beni comuni messi sempre più prepotentemente sotto minaccia dalle logiche capitaliste del “tutto subito” e del “prima il profitto”.
Per questo ci opponiamo fortemente a questa nuova cementificazione che viene a togliere altra porzione di spazio verde non solo al parco, ma alle stesse nuove palazzine costruite, chiedendo un intervento chiarificatore alle istituzioni competenti.
Noi uniti continueremo a difendere il nostro amato Parchetto Feronia dalla speculazione edilizia, per affermare modelli ecosostenibili di vivere la città, per pretendere il rispetto del diritto alla salute ambientale, per chiamare le istituzioni alle proprie responsabilità.
Associazione Culturale Feronia
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