“Non possiamo più andare a scuola perché è stata distrutta e il nostro insegnante è morto. Non abbiamo da mangiare, non possiamo uscire e gli aerei continuano a bombardare”, racconta Ahmed.
Come Ahmed, oltre 4.000 famiglie nel Ghouta orientale vivono rintanate in rifugi sotterranei, senza poter dare sepoltura ai loro cari. Il bilancio di civili uccisi è salito a 500: molti erano bambini.
Il cessate il fuoco non è stato rispettato e le bombe continuano a colpire case, scuole e ospedali.
Nei rari momenti di tregua siamo riusciti ad assicurare a più di 2.600 famiglie beni di prima necessità, kit igienici, coperte e pasti caldi. Ma per distribuire aiuti umanitari ed evacuare chi ha bisogno di cure mediche salva-vita è necessario garantire un cessate il fuoco senza ulteriori ritardi.
Stiamo facendo tutto il possibile per salvare i bambini siriani, ma abbiamo bisogno anche del tuo aiuto.
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