Una ‘mostra evento’ online per raccontare l’amore e l’identità “rainbow” con l’arte: sino al 20 settembre 2020, la collettiva “Pride by your side”, organizzata dal gallerista Francesco Maria Boni
“Pride by your side”, 19 artisti in mostra per raccontare l’amore e il mondo LGBTQI+Orgoglio, identità, unicità e sessualità: diciannove artisti internazionali, a confronto per raccontare l’amore e il mondo LGBTQI+, tra pittura e fotografia, street art e illustrazione. Tra gli artisti in mostra, Gonzalo Orquin, Massimo Perna, Alessia Babrow, Grigorii Pavlychev e Paolo Pilotti. Circa cento le opere “esposte”. I ricavati della galleria saranno devoluti a due associazioni LGBT italiane
Una mostra online per raccontare l’amore e la “favolosità rainbow” attraverso l’arte: sino al 20 settembre, la collettiva “Pride by your side”, che si svolgerà all’interno di ARTSPACE, spazio che la galleria online FMB Art Gallery di Francesco Maria Boni (www.fmbartgallery.com) dedica agli eventi speciali. L’evento sarà online per tutta la stagione estiva, come un ipotetico Onda Pride, e si potrà arricchire di eventuali e ulteriori tasselli artistici. La chiamata per gli artisti sarà infatti aperta fino al 31 luglio: la galleria continuerà quindi a valutare nuovi artisti internazionali per tutta la durata della call, presentandone col tempo di nuovi. I ricavati della galleria per questo evento saranno devoluti a due associazioni LGBT italiane: Casa Famiglia Refuge LGBT e Plus – Persone LGBT+ sieropositive.
L’EVENTO COME UN’ONDA PRIDE – Il progetto artistico intende allinearsi alle celebrazioni online della comunità LGBTQI+ previste per tutto il mese di giugno, che quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria si svolgeranno soltanto virtualmente o con piccole ma significative iniziative, per non compromettere il distanziamento sociale richiesto. Il tema del progetto “Pride by your side” riguarda il mondo LGBT e punta a mettere in evidenza l’orgoglio della diversità di ogni singolo individuo che si manifesta nel rapporto intimo che abbiamo con noi stessi, ma anche con il mondo esterno con il quale ci relazioniamo. Agli artisti sono state date delle parole chiave sulle quali lavorare ed esprimersi: orgoglio, identità, unicità, sesso e sessualità. Queste interrogano non soltanto il nostro io più profondo, ma anche l’amore e il sesso come espressione del proprio essere.
GLI ARTISTI IN MOSTRA – Diciannove gli artisti in mostra, con “incursioni” provenienti dalla Spagna, Israele, Russia e Inghilterra. Circa cento le opere “esposte”, tra fotografia e pittura, street art e illustrazione. Ecco l’elenco completo, in ordine alfabetico: Alessia Babrow, Thomas Bires, Cinzia Carbonelli e Adriana Seganti, Lidia Cestari, Classic/Plastic Philosophy©️, Bianca Demo, Yasmine Elgamal, Yisrael Dror Hemed, Ernesto Notarantonio, Gonzalo Orquin, Stefano Pallara, Grigorii Pavlychev, Massimo Perna, Nadir Pecvik, Paolo Pilotti, Stefano Regondi, Francesco Ruspoli, Fabio Turri.
“L’evento vuole raccontare, con il linguaggio dell’arte, il Pride in alcune delle sue sfaccettature – spiega Francesco Maria Boni, ideatore dell’iniziativa – Orgoglio di essere come si è e non permettere a nessuno di farci sentire inadeguati per questo. Orgoglio di camminare a testa alta perchè la bellezza sta nella diversità che ognuno di noi esprime nelle parole, nello sguardo. Orgoglio di essere liberi semplicemente amando”.
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