Dopo il grande successo riscosso, prima online e poi finalmente live lo scorso mese, l’attore Daniele Monterosi ha deciso di rilanciare il suo riuscitissimo format “Daniele racconta”, e questa volta ha scelto proprio le Olimpiadi – che quest’anno si sarebbero dovute tenere a Tokyo dal 24 luglio al 9 agosto.
Proprio negli stessi giorni in cui avremmo dovuto assistere ai tanto attesi Giochi del 2020, l’artista ha deciso di non rinunciare a uno degli appuntamenti più amati da tutto il mondo e tornare sui suoi canali social per pubblicare ogni giorno la storia di un atleta diverso. Tre minuti in cui si ripercorrono giornalmente le storie più “strane” degli atleti che hanno fatto la storia delle Olimpiadi – “Visto che sono ‘tempi strani’, ho deciso di raccontare le Olimpiadi attraverso le storie più ‘strane’ che ho trovato e ho deciso di chiamare questo appuntamento quotidiano ‘Strani atleti olimpici’”, ha spiegato Monterosi.
Dal lunghista statunitense Bob Beamon al maratoneta cubano Félix Carvajal, dall’arciere sudcoreano Im Dong-Hyun alla velocista e ostacolista marocchina Nawal el Moutawakel che in soli 54 secondi ha letteralmente cambiato il mondo. Queste, sono solo alcune delle storie raccontare dall’attore che ogni giorno intrattiene un pubblico sempre più variegato, grazie all’innovativo format ideato durante le difficili settimane del lockdown.
Nato con l’obiettivo di alleggerire e riempire le giornate casalinghe del pubblico costretto ad un difficilissimo isolamento, il format ha accompagnato il pubblico durante tutto il periodo di quarantena, facendogli conoscere alcuni dei più grandi personaggi della nostra storia.
Infatti, attraverso una narrazione brillante e fuori dagli schemi, con il solo filtro di una webcam, Monterosi ha raccontato le storie di Muhammad Alì, Albert Einstein, Coco Chanel, Nelson Mandela, Steve Jobs, Leonardo da Vinci, Frida Kahlo, Valentino Rossi, Bob Marley e tantissimi altri.
L’obiettivo è sempre stato quello di trarre ispirazione da queste grandi vicende per affrontare al meglio un periodo complicato. Trovare un’opportunità, un nuovo modo di vedere le cose in un momento così tragico.
Un’idea vincente che l’ha portato anche sul palco dello storico Alexanderplatz lo scorso mese dove, attraverso un originale e dinamico one man show, ha raccontato la storia del jazz.
Con questo stesso spirito, oggi l’attore ripropone lo stesso format, seppur con una rinnovata chiave narrativa, in versione “outdoor”.
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