“Raccogliamo sfoghi quotidiani di persone disperate: alcune attendono sostegno da marzo. E’un tema che non può continuare ad essere trascurato”
“Continuiamo a ricevere quotidianamente chiamate di persone, di famiglie in lacrime sul territorio, che non stanno ricevendo l’integrazione salariale da Covid-19, ovvero la cassa integrazione o la Fis: sono troppi ancora i lavoratori, delle mense come della sanificazione, del turismo e della ristorazione, come del settore degli assistenti familiari, completamente lasciati a se stessi. Tutto ciò è assolutamente inaccettabile”.
E’quanto rende noto il Segretario Generale della Fisascat-Cisl di Roma Capitale e Rieti, Stefano Diociaiuti, aggiungendo che “ci sono persone in attesa di sostegno addirittura dal mese di marzo. Come possono continuare a vivere? Non è possibile continuare a parlare dei macro-temi di economia e politica, trascurando il fatto che migliaia di persone in carne e ossa, sul territorio, sono in gravissima sofferenza: stiamo continuando a raccogliere testimonianze di lavoratori che rischiano lo sfratto, di famiglie che faticano a mangiare, di nuclei in cui stress, disperazione e nervosismo inficiano la salute personale”.
“Il tema dei ritardi nell’erogazione del sostegno economico deve diventare una priorità dell’agenda politica e mediatica – conclude il sindacalista -. Per quanto ci riguarda, continueremo a denunciare la situazione senza stancarci. Non ci arrendiamo a una società in cui i valori della solidarietà e del vissuto delle persone sono in fondo alla lista”.
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