Sono passati ormai 18 anni da quando, nel 2002, l’ENPA ha avviato il progetto di rieducazione per cani ex combattenti allo scopo di renderli idonei a vivere in una famiglia e in società.
Animali, sequestrati alla mafia, arrivati distrutti nel corpo e nell’animo, che, in questi anni e col giusto aiuto, hanno imparato ad avere fiducia negli umani e conosciuto un modo diverso di vivere.
Molti degli obiettivi iniziali preposti sono stati raggiunti: trovare la famiglia adatta, dopo un percorso di rieducazione, mantenere una quotidianità il più serena possibile per i cani che rimangono in rifugio. Purtroppo, per molti di loro che hanno trovato il calore di una famiglia, altri continuano ad arrivare, reduci dai combattimenti clandestini.
E’ solo grazie alle donazioni e alla vicinanza di tante persone sensibili che per tutti questi anni ENPA ha potuto accudire e fare la differenza per la vita di tanti animali.
“Per ogni criminale che trasforma i cani in belve da combattimento, ci sono persone che le fanno tornare cani”.
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