Animali domestici
“E’ possibile che sia considerato più grave rubare un orologio che un essere vivente e senziente come un animale domestico? Purtroppo sembra di si. Il furto dei nostri amici a quattro zampe, cani e gatti, è un fenomeno in forte crescita tanto che si stima che ogni anno vengono sottratti in Italia circa 35.000 animali domestici per essere utilizzati per scopi illeciti di diversa natura. Nello specifico i furti dei medesimi a Roma e nel Lazio stanno registrando un aumento rilevante, in quanto finiscono nelle mani di individui senza scrupoli, per lo più individui di etnia rom, procacciatori degli animali per organizzazioni criminali. Questo fenomeno di traffico di animali domestici nasconde aspetti inquietanti riconducibili a cani e gatti venduti come cavie per laboratori dediti alla vivisezione, traffici di cani da avviare ai combattimenti o all’accattonaggio, al mercato della carne e della pelle, sfruttamento sessuale come la zooerastia, per la riproduzione in allevamenti illegali, per essere rivenduti a privati a prezzi a buon mercato nello specifico se di razza pregiata, che purtroppo non fanno più ritorno a casa dai loro legittimi proprietari.
Tra le situazioni in cui avvengono maggiormente i furti figurano i parchi dove i cani possono muoversi liberamente per giocare senza guinzaglio, seguita dal fatto di lasciarli soli in macchina o legati fuori i negozi se non addirittura nel giardino di casa dove sono presenti anche i gatti domestici, tutti luoghi perfetti per rapirli. Il problema principale di questi reati è che le indagini sono inesistenti, infatti il furto di animali domestici non rientra nella banca dati dei reati censiti dalle Forze dell’Ordine, per questo motivo su sollecitazione di diversi proprietari di animali domestici che si sono rivolti a noi, abbiamo presentato un’interrogazione rivolta al Sindaco e all’Assessore competente per sapere quali iniziative intende adottare l’Amministrazione capitolina attraverso la Polizia di Roma Capitale, le Forze dell’Ordine e i veterinari delle Asl, al fine di precedere a controlli a tappeto presso tutti i campi rom censiti e abusivi, sequestrando tutti i cani detenuti illegalmente e controllando se presentano il microchip da cui desumere la loro provenienza, e se è intenzione di questa Amministrazione farsi portavoce presso il Governo e il Prefetto per istituire una banca dati dei reati contro gli animali presso le Forze dell’Ordine, per avere dati aggiornati che permettano di mettere in pratica un piano di recupero degli animali sottratti illegalmente”.
Lo dichiara Francesco Figliomeni, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia.
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