“Ci eravamo tutte e tutti aggrappati alla speranza che Anna Maria potesse farcela dopo la terribile violenza subita venerdì scorso, a Marino, quando suo marito Antonio Boccia le ha inferto cinque colpi di pistola appena tornato a casa dopo l’ennesimo litigio.
Lui subito dopo si è suicidato, lei ha trovato la forza di chiedere soccorso, ma le ferite procuratele nel tentativo di scappare sono state alla fine mortali. Esprimo tutta la mia vicinanza ai suoi cari e alla comunità di Marino che aveva accolto Anna Maria, originaria della Campania, da tanti anni e che perde una donna che aveva ancora molto da dire.”
Così in una nota Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione Pari Opportunità in Consiglio Regionale del Lazio
“Ancora un evento drammatico con un uomo che non sa accettare la libertà della compagna di porre fine alla relazione e ricorre alla violenza. Anna Maria è una delle tante, troppe, donne che la violenza ha già strappato alla vita in questo anno, con la pandemia che ha esasperato dinamiche tossiche nelle case e nella società. Una storia che lascia l’amaro in bocca pensando ai progetti di Anna Maria di lasciare il marito violento e geloso, di rifarsi una vita, che sono poi le speranze di tutte le donne che con coraggio prendono in mano la loro vita e decidono di uscire da relazioni pericolose.”
“Per evitare che quello della violenza sia un tema di cui ci occupiamo quando ormai l’irreparabile è accaduto – conclude Mattia – serve un cambio di passo da parte di tutte e tutti: non giriamoci più dall’altro lato, non chiudiamo gli occhi, non fingiamo di non sentire o vedere. Il femminicidio è solo la punta dell’iceberg della violenza maschile contro le donne e l’unico modo per combatterla è non sottovalutare i segnali, non minimizzare, ma soprattutto credere alla voce delle donne, essere dalla loro parte”.
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