Si è svolta l’inaugurazione dell’Ambulatorio Disturbi Alimentari presso l’Ospedale dei Castelli Romani, prima struttura dedicata ai DCA dell’ASL Roma 6, alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, il Direttore generale ASL Roma 6 Dott. Narciso Mostarda e il Direttore Sanitario ASL Roma 6 Dott. Roberto Corsi.
La giornata rappresenta una prima vittoria di un percorso intrapreso durante la pandemia per potenziare i servizi di prevenzione e cura dei disturbi alimentari nella Regione Lazio.
“Abbiamo deciso di intraprendere questa battaglia attraverso un ordine del giorno di cui sono prima firmataria presentato e votato in Consiglio Regionale del Lazio, promuovendo un dialogo con le associazioni e con le Asl del territorio. Questo è il primo risultato, ora continuiamo il lavoro per offrire a tutte le persone che soffrono di DCA e le loro famiglie una rete di supporto fatta di servizi e professionalità”, ha dichiarato Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione Consiglio regionale del Lazio (PD).
I disturbi alimentari sono patologie troppo spesso sottovalutate che colpiscono principalmente i giovani, giovanissimi e le donne. Solo nel Lazio si stima che oltre 211 mila persone soffrano di DCA, ma il trend è in crescita e con la pandemia si è registrato un aumento del 30% dei casi.
“Spero che questo sia davvero solo il primo traguardo di una battaglia collettiva che ci aiuta a ricordare come la politica possa e debba essere azione di cura, prima di tutto dei cittadini e delle cittadine. Ringrazio ancora l’Assessore D’Amato e la Direzione della ASL RM 6 per la sensibilità e serietà dimostrata, la Dott.ssa Laura Dalla Ragione, la Presidente dell’associazione La Fenice Daniela Bevivino, l’Associazione Zorea, Alba e tutti coloro che hanno accompagnato questo percorso. Un ringraziamento particolare a tutto il personale sanitario – all’indomani della giornata internazionale dell’infermiere – che continua a essere in prima linea nella battaglia al Covid e nel garantire il diritto alla salute di tutte e tutti. Ora l’obiettivo è arrivare all’immunità di gregge e tornare alla vita in sicurezza” ha concluso la Mattia.
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