Intervista a DJ Vincenzino
Con il passare degli anni la tecnica di unire due o tre brani, a volte sovrapponendo la parte vocale di una traccia a quella strumentale di un’altra, è diventata uno stile musicale. I mashup sono usati da molti DJ anche a livello internazionale. Tra i vari esponenti di questo nuovo modo di rielaborare la musica da ballo, ne ho contattato uno che credo possa considerarsi tra i più prolifici, DJ Vincenzino. Vivace, solare, vulcanico. Proviene da una terra, la Sicilia, dove si sono mescolati vari elementi culturali, perché è figlia di almeno tre civiltà, quella greca, quella araba e quella spagnola. Queste componenti mixate con il sole abbagliante, con la terra quasi africana, con una vegetazione bellissima ed un mare incantevole, sono senza dubbio fonte di grande ispirazione.
La tua prima memoria musicale?
La mia prima memoria musicale è sicuramente la musica dance degli anni 90, conosco bene qualsiasi disco di quel decennio, ricordo l’anno in cui è stato prodotto, l’etichetta discografica e i nomi degli artisti.
Il primo disco che hai comperato?
Sin da piccolo ascoltavo i Pink Floyd, perciò appena ho potuto, ho comperato il loro famosissimo album doppio The Wall. Erano i primi anni 80 e da allora ho continuato a collezionare dischi.
Quali generi di musica ti hanno più influenzato?
Oltre alla passione per la dance degli anni 90, molti sono stati i generi che mi hanno influenzato, il rock in particolare.
Cosa ti ha spinto ad intraprendere questa professione?
Sicuramente la passione per la musica che ho sin da bambino. Da piccolo il pianoforte era lo strumento che preferivo. Poi è nato l’amore per la consolle ed il vinile.
La tua prima serata, cosa ricordi?
Nel lontano 1992 feci la mia prima serata. Come la maggior parte dei DJ ho fatto la mia gavetta suonando per le feste private di amici e parenti. In quell’occasione era il compleanno di un’amica di mia cugina. Ricordo che portai l’impianto, avevo un lettore a cassette, un giradischi, un amplificatore e due casse. Non ricordo se festeggiava i suoi diciotto anni ma ricordo perfettamente la fantastica emozione che provai a fare ballare la gente in quel garage con le prime compilation dance dell’epoca. Quella sera nacque il mio nome d’arte. Gli amici dicevano: “guarda Vincenzo il piccolino”, “vai DJ Vincenzino!”.
Quali sono gli ingredienti di una serata di successo?
Per una serata di successo sicuramente contano l’esperienza, la conoscenza della musica e la capacità di capire il pubblico che hai davanti. Altri ingredienti importanti sono anche il carisma, la vivacità e la dinamicità. Se un DJ mette buona musica e riesce a trasmettere energia alla gente allora il successo della serata è assicurato.
Quanto conta la fortuna nella vita?
Sicuramente la fortuna è una componente importante di questo lavoro. Ci sono persone che non hanno l’opportunità di dimostrare quello che sanno realmente fare e altre che invece riescono a mettersi in evidenza pur sapendo fare molto meno. Ma sono anche convinto che una persona forte la fortuna la crea con le proprie capacità, basta crederci.
Sei realista o sognatore?
Sognatori sicuramente lo siamo un po’ tutti. Nella vita si sogna sempre, ma bisogna essere molto realisti, sempre.
Qual è secondo te il ruolo del DJ oggi?
Oggi come ieri il ruolo del DJ è quello di far ballare e divertire la gente.
Sei contento di essere nato in questa epoca?
Son contento di essere nato nell’epoca musicale degli anni 90, per un DJ una grossa scuola sicuramente.
Ti piacerebbe andare a vivere all’estero?
Sì mi piacerebbe tanto, in Inghilterra in particolare. In questo settore, ci sono più opportunità all’estero che nel panorama italiano.
Oltre alla musica, quali sono i tuoi hobby?
Tanti ma in modo particolare viaggiare.
Che ne pensi dei vocalist?
Spesso nelle mie serate faccio anche il vocalist. Penso sia una figura molto importante in questo settore e una base importante per lo svolgimento di una serata. Sicuramente saper fare il vocalist non è saper dire “urlo libero” e “su le mani”, il vocalist deve saper intrattenere il pubblico a 360 gradi.
Un DJ che ti piace e ti ha influenzato?
Un DJ che ho sempre apprezzato e che mi è piaciuto fin da quando ero piccolo è David Morales. Mi ha influenzato la sua cultura musicale e il suo modo di rivolgersi al pubblico.
Manie da DJ ne hai?
Una delle principali manie che ho è la consolle pulita e in ordine. Odio vedere una consolle disordinata con cavetteria sparsa a destra e sinistra. Ho la mania di tenere sempre i cavi in ordine e tutto cablato in modo pulito.
La tua passione per la radio, me ne parli?
La passione per la radio nasce nel lontano 1996, dove per la prima volta iniziai a condurre una trasmissione tutta mia in una radio locale di un paese vicino al mio. Per me era un altro mondo, un’altra passione, essere dietro un microfono e sapere che fuori c’era qualcuno che ti ascoltava. E’ un’esperienza fantastica. Le radio che mi hanno accompagnato nel percorso della mia carriera sono state tante: la prima è stata Radio City Vita, poi nel 2000 Radio Sicilia di Mazara del Vallo, dal 2002 al 2013 Radio MVM Partanna fino a diventare direttore artistico di RCV Radio Network Castelvetrano, dove conduco “Dance For You” un programma dance ideato da me che va in onda ogni pomeriggio dalle 14:30 alle 16:00.
Sei molto attivo nella realizzazione di mashup, mi racconti com’è nata questa collaborazione?
E’ una passione che ho iniziato a coltivare in questi ultimi anni. Il mondo della musica dance si è un po’ oscurato, sia per l’avvento del digitale che per il periodo musicale che stiamo vivendo. Così è nata questa passione, creare qualcosa di nuovo unendo tra loro due tracce diverse. Per i miei lavori collaboro con Umberto Balzanelli, Michelle e Sandro Murru, persone a cui devo molto nella vita. Grazie ai nostri lavori è nato anche il progetto 4 MIND’S dal quale sono scaturite due hit, “All right” e “The Bass Up”.
Progetti futuri?
Sicuramente le produzioni ma il progetto che porto sempre nel cuore è la passione per la musica e per il DJing.
guarda anche: http://www.viviroma.tv/category/viviroma-rubriche/professione-dj/
Scrivi a: redazione@viviroma.tv