Omaggio a Pier Paolo Pasolini

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Pier Paolo Pasolini moriva nella notte tra il 1° e il 2 novembre del 1975, dopo essere stato massacrato di botte e travolto dalla sua stessa auto, guidata da Pino Pelosi, sulla spiaggia dell’Idroscalo di Ostia dove veniva ritrovato la mattina da una passante.

Dopo 46 anni la sua morte è ancora avvolta nel mistero, la verità processuale fu quella del tragico epilogo di una questione tra omosessuali, ma da qualche è anno è cominciata a circolare un’altra chiave di lettura che vede Pasolini vittima di un complotto a causa delle sue inchieste letterarie e cinematografiche che ponevano l’accento sul potere contemporaneo e sulla classe dirigente.

La stessa Dacia Maraini, sua amica, ha sempre sollevato dubbi sui processi e testimonianze che probabilmente non sono mai state sufficientemente approfondite. E ricorda: “Non sono state distrutte le prove, ma evidentemente fa comodo che questa morte rimanga un mistero…”

Pelosi, uno dei tanti “ragazzi di vita” descritti dallo stesso Pasolini in tante sue opere, riportò una storia che non convinse mai del tutto. E poi c’erano le testimonianze di chi viveva nelle baracche di Ostia e il corpo massacrato che sembrava gridare un’altra verità.

Quando Pelosi morì (nel 2017 a soli 59 anni) sembrò che con lui venisse sepolta per sempre anche la speranza di sapere la verità.

Il prossimo anno ricorrerà il centenario dalla nascita di Pasolini e ancora oggi rimane un uomo geniale, con una capacità di analisi del presente, profeta della realtà sociale, che ha saputo dare un’identità a persone, luoghi e situazioni che ancora oggi sono tremendamente attuali.

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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