LNDC Animal Protection sporge denuncia per questo nuovo caso che vede indagati i titolari dell’allevamento e il funzionario ASL che sarebbe stato connivente.
“Purtroppo seguiamo vicende analoghe da Torino a Napoli”, afferma il responsabile diritti animali LNDC, l’avv. Michele Pezone, che continua: “È inquietante la sfrontatezza con cui queste persone vendono tranquillamente animali su web e social, e questo fatto ci indica chiaramente come le conseguenze penali per attività del genere siano troppo blande. Chiediamo alla politica e alla magistratura di intervenire per stroncare alla radice questa pratica attraverso misure più severe e maggiori controlli”.
LNDC Animal Protection sporge denuncia e sarà pronta a costituirsi parte civile per l’ennesimo caso di allevamento abusivo di cani, quello sgominato dalle Fiamme Gialle della compagnia di Velletri in una villetta ai Castelli Romani, dove venivano tenuti oltre 300 cuccioli di diverse razze: Bulldog francese e inglese, Chihuaua e Alano, tutti privi di pedigree e microchip, venduti attraverso una pagina Instagram a prezzi dai 1.500 ai 2.000 euro l’uno e arrivati direttamente dall’Europa dell’Est.
“La piaga del traffico di cuccioli legata agli allevamenti abusivi continua a crescere perché non ci sono deterrenti abbastanza forti e pene sufficientemente severe”, argomenta il responsabile diritti animali LNDC Animal Protection, l’avvocato Michele Pezone, che continua: “In questo caso ci sarebbe un’ulteriore aggravante, la presunta complicità del funzionario ASL che invece dovrebbe fare rispettare le leggi. LNDC segue purtroppo vicende simili in tutta Italia”, continua il legale, “e il nostro appello urgente va alla Magistratura. Chiediamo di continuare a monitorare queste attività perché non proseguano o ripartano dopo una pausa. Se queste persone agiscono pubblicamente e con sfrontatezza, attraverso social network e siti di annunci gratuiti, significa che è necessario intensificare l’azione della legge e i controlli”, conclude Pezone.
LNDC Animal Protection, inoltre, chiede che questi cuccioli siano sottratti alla proprietà e messi sotto sequestro. “I viaggi che compiono questi animali”, commenta infine la presidente LNDC Piera Rosati, “avvengono in condizioni igienico sanitarie inesistenti. I piccoli viaggiano l’uno sull’altro, in gabbie minuscole, al gelo, senza cibo né acqua e separati prematuramente dalle madri, sviluppando poi infezioni e malattie che purtroppo esplodono quando i cuccioli arrivano nelle loro nuove case. Invitiamo caldamente chiunque voglia prendere una cane di razza a non comprarlo in line ma a cercare il proprio compagno di vita in un canile”.
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