Proiezione del docu-film su Pier Paolo Pasolini
Il 2 novembre presso la sede ANICA di Roma
In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, l’Associazione Culturale S.A.S. con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, mercoledì 2 novembre ore 18 presso la sede dell’ANICA di Roma presenta il docu-film “Un intellettuale in borgata” di Enzo De Camillis.
Prodotto dal regista Enzo De Camillis, il docu-film narra la vita e i pensieri di Pasolini, in particolare nel periodo del suo soggiorno nel quartiere romano di Monteverde, dal 1954 al 1963, e vede la partecipazione straordinaria di Leo Gullotta leggendo, con la sua interpretazione, l’articolo del 1974 sul Corriere della Sera: IO SO..
il film viene riconosciuto con un Premio Speciale Festival Internazionale del Documentario Libero Bizzarri 2014. Primo premio Miglior Documentario al Festival Omovis di Napoli e premiato al Festival RIFF di Roma.
Saranno presenti:
Miguel Gotor (Assessore alla Cultura del Comune di Roma), Francesco Rutelli (Presidente ANICA), Enzo De Camillis (Regista), Leo Gullotta (Attore), Renato Parascandolo (Giornalista già Direttore di Rai Educational).
Il film è stato proiettato in diverse città italiane e, con la collaborazione del I.I.C. all’Estero a: Stoccolma, Lisbona, Sofia e, nel 2018 in collaborazione del C. S. di Cinematografia ha allestito una mostra fotografica con 130 scatti, mostra accompagnata dalla proiezione del film e con la presentazione del libro “P. P. Pasolini: Io So…” presso il Centro Culturale Borges di Buenos Aires, a Rosario e Santa Fè.
Enzo De Camillis debutta nel 1977 come aiuto scenografo di Dante Ferretti nel film “Il Mostro” di Luigi Zampa. Collabora per diversi anni con l’Arch./Scenografo Andrea Crisanti. Come scenografo ha collaborato con registi di chiara fama come; Steno, Pasquale Squitieri, Giuseppe Tornatore, Francesco Rosi. Con “Il Coraggio di parlare” di Leandro Castellani riceve dal Mibac e Istituto Luce il “Premio Qualità per la scenografia”. Dal 2011 ad oggi è direttore artistico del premio de “La Pellicola d’oro”, riconoscimento ai mestieri e agli artigiani del cinema italiano. Premio Collaterale riconosciuto alla mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Debutta alla regia nel 2009 con “19 giorni di massima sicurezza” con Luisa Ranieri. Segue “Uno Studente di Nome Alessandro” Nastro d’Argento 2012. Nel 2014 realizza “Un Intellettuale in Borgata” e nel 2018 “Le Periferie di Roma” e nel 2021 realizza il doc “Il Cinema Racconta il suo Coronavirus”.
Il suo sguardo registico è periferico sia a livello geografico che antropologico, ovvero “pasolianamente” verso gli ultimi, è accompagnato da una sana rabbia etica contro le ingiustizie, focalizzando nei suoi lavori i problemi e le violenze sociali che oggi caratterizzano la vita quotidiana.
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