Rassegna “Imperial Jazz”
Venerdi 13 Aprile – 21.00
MARCELLO ROSA (NEW) Quartet
Marcello Rosa, trombone, jazztales
Paolo Tombolesi, piano
Stefano Cantarano, c.basso
Luca Monaldi, batteria
Italian Jazz Legend
Marcello Rosa, trombonista, compositore, arrangiatore, scrittore di testi, ideatore e conduttore di programmi radiotelevisivi, è nato ad Abbazia il 16 giugno 1935 e risiede a Roma. La sua lunghissima carriera (ha debuttato nel 1954) è densa di avvenimenti positivi. Il suo stile, inconfondibile e profondamente ispirato al jazz tradizionale, spazia verso concezioni originali che gli hanno valsa l’ammirazione di tanti illustri colleghi, contribuendo in maniera decisiva alla diffusione del jazz in Italia.
Ha fatto parte della Roman New Orleans Jazz Band e della “Seconda Roman”.
Ha suonato con Lionel Hampton, Earl Hines, Albert Nicholas, Trummy Young, Milton Jackson, Peanuts Hucko, Bud Freeman, Buck Clayton, Billy Butterfield, Yank Lawson, Tony Scott, Kay Winding, Slide Hampton, Curtis Fuller, Bob Burgess, Al Grey, George Masso, Bill Watrous, Gary Valente, oltre ai più importanti musicisti italiani.
Innumerevoli sono i concerti e i festival a cui ha partecipato, con i suoi gruppi o come solista ospite, in Italia e all’estero dove ha rappresentato il nostro Paese in numerose manifestazioni internazionali. Ha partecipato ad alcuni importanti festival del jazz, tra i quali quello internazionale di Comblain – La Tour (per quattro anni consecutivi), dove è stato l’unico esponente del jazz tradizionale italiano ad essere invitato come solista (1965). Ha fatto il dj alla RAI ed anche il collaboratore a programmi radiofonici di jazz.
Nel 1984 ha ricevuto il premio RAI Radiouno “30 anni di jazz”. Nel ’92 ha fatto parte della Grande Orchestra Nazionale di Jazz e nel ’93 ha ricoperto la carica di presidente dell’Associazione Nazionale Musicisti Jazz.
Premio Colonna Sonora ’87 “Ente dello Spettacolo”; Premio Personalità Europea ’97 (Centro Europeo per il Turismo).
Pubblica “Amari Accordi” (2015) per la casa editrice Arcana jazz, la sua l’auto(non)biografia.
Tratto da “Essere jazzista in Italia” – Blu Jazz n. 29 – 1993 – “…Avevo cinque anni (1940) quando mi schiaffarono davanti ad un pianoforte e nella mia sana ingenuità non lo reputai un castigo, anzi. Lo studiai abbastanza seriamente per sette anni fino a quando, per una improvvisa crisi di rigetto (la mia bravissima insegnante era molto esigente e severa e, forse, troppo anziana per me) piantai tutto; non volevo più studiare. Tutto quello che riguardava la musica però continuava ad affascinarmi: dalle vetrine dei negozi con gli strumenti in mostra, agli spartiti, ai dischi che trovavo a casa, la radio, i libri di storia della musica, andare al Teatro dell’Opera, i film biografico-musicali (uno su Schumann mi sconvolse addirittura), ecc. Si trattava sempre di musica classica, ma qualcosa cominciava subdolamente a serpeggiare. Cominciarono ad arrivare quegli ormai mitici film-rivista con le orchestre di Tommy Dorsey,Harry James, Xavier Cugat, Glenn Miller,….beh, non me ne perdevo uno.”
“Il Jazz ha circa un secolo di vita ma rimane ancora sotto molti aspetti una musica misteriosa: molto del suo fascino dipende probabilmente anche da questo.
Il Jazz è una musica seria, ma non seriosa, impegnata e impegnativa, ma che sa al momento opportuno disimpegnarsi, ludica e al tempo stesso profonda, di una semplicità a volte così complicata da sbalordire anche il più attento e preparato musicologo. E tante, tante altre cose.
Il Jazz è però, soprattutto, l’espressione del proprio stato d’animo (di chi suona e di chi ascolta) ed è questa sua peculiarità che ne fa una musica sempre nuova e imprevedibile, coinvolgente, unica… ” (Marcello Rosa)
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TEATRO IMPERIALE DI GUIDONIA
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Piazza Giacomo Matteotti – Guidonia
INFOLINE: 077 4301291 – 366 3819607
Biglietti Intero 15,00 euro – Ridotti 12,00 euro
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