Teatro Anfitrione
con
Vincenzo M. Battista: dott. Frontignan (regista e attore)
Erika Rastelli: dottoressa Lavirette (collega dott. Frontignan)
Luigi Baldi: Mathiew, assistente Dott. Frontignan
Edgardo Valentini, colonnello O’ Cardill
Flavio Angelini: emiro
Teresita Carmellini: Madame Bicot (cantate lirica)
Rosaria Di Donato: paziente, dottore e Duchessa
Alessia Palma: Angelica, moglie di Frontignan
Barbara Capotondi: Sidonia (prostituta)
Agnese Piccolomini: Odette (figlia M. Bicot/amante Frontignan)
Bruno Battista: cameriere
Francesco Ribaudo: eunuco
Roberta Margiotta: Madame Lescaux (locandiera)
Dopo il prelibato “antipasto” di giorni fa, cioè le prove dello spettacolo a cui il generoso ed ospitale cast mi ha gentilmente invitato, eccomi qui al teatro per vederli in scena, pronti a strappare risate e applausi al pubblico.
Gli abiti che indossano sono ispirati a quelli della Belle Epoque. Amabilmente confezionati da mani esperte e appassionate, risultano vivi, sgargianti ed eleganti. Gli oggetti e la mobilia che arricchiscono la scenografia sono ricreano fedelmente l’ambiente dell’epoca. Sono stati cercati con cura nei mercatini o nei ripostigli di parenti anziani. Tutto è ben curato, sul palco; la scenografia merita e gli attori, consapevoli della buona ambientazione in cui si muovono, partono subito in quarta. Il risultato è uno spettacolo effervescente, divertente, ricco di battute e arricchito di cambi ultraveloci tra i personaggi e di costumi sempre colorati e appariscenti, che cambiano in continuazione.
Lo spettatore distratto non sia tratto in inganno dal frivolo tema trattato, dalla simpatia degli artisti, dai personaggi stravaganti, dai fulgidi capi di vestiario e dalle inebrianti ed incantevoli scenette. Si ride e ci si diverte, ma il lavoro che si nasconde è assai impegnativo e faticoso. Non fatevi trarre in inganno dai sorrisi e dall’aspetto smaliziato e sicuro, perché dietro questa teatralità si nascondono artisti capaci e attenti che hanno curato tutto nei particolari.
Le movenze e gli approcci di questi artisti, che già avevo notato durante le prove, sono ancora più evidenti, sicuri e funzionali. Tutto per dare vita a dei personaggi bizzarri ed eccentrici ben riusciti ed assolutamente divertenti.
La storia è ricca di allegria, frutto di una sinergia perfetta ottenuta dalla forte stima e complicità che lega il gruppo. La squadra è vincente, ben affiatata e dalle grandi potenzialità, e porta in scena questa commedia frizzante con così tanta passione che si ha l’impressione di vederla trasudare dai loro pori.
I personaggi sono tanti, ben tredici, dunque è difficile parlare di tutti singolarmente. Ma posso dire con convinzione che tutti contribuiscono alla riuscita di questa proposta.
Il primo atto ci mostra uno studio medico durante lo svolgimento di una visita medica. Da qui in poi si scatenerà un andirivieni continuo e folle di personaggi. Li conosceremo tutti: Il colonnello di fanteria scozzese, l’arabo con il suo eunuco, il dottore con la moglie, la dottoressa collega, la madre con la figlia in cerca di sistemazione, la prostituta, il cameriere, la locandiera, l’aiutante del medico, la cantante lirica e la signora con il cagnolino. Ci sono tutti gli esponenti di quella passata società francese, dalle figure più umili a quelle più altolocate ed altezzose, tutti con le loro caratteristiche volutamente esagerate.
Nel secondo atto cambia la scenografia: c’è la hall di un albergo in cui tutti i personaggi, vecchi e nuovi, si ritroveranno dopo aver maturato un ulteriore grado di follia, tutti sempre più ingestibili ed irrefrenabili. La causa? Ovviamente è da attribuire alle fantomatiche “Pillole di Ercole” che danno il titolo alla commedia. Questo nuovo ritrovato provoca un effetto di eccitazione sessuale che agisce indistintamente sia sugli uomini che sulle donne. Coloro che le assumono perdono ogni inibizione e divengono sfrontati, libertini, particolarmente vispi ed… insaziabili!
Pur mantenendo un discutibile contegno, nessuno di loro si rivela mai triviale o eccessivamente esplicito. Il risultato è un’opera che si poggia su ilarità e frivolezza senza mai trascendere. I danni collaterali delle pillole sono il pepe della commedia, il resto lo fa l’esplosivo cast che riesce a creare un divertente caos controllato.
Provate a fare attenzione alle cronometriche entrate ed uscite degli artisti in scena, alle loro fulminanti battute, ai loro eccessi caratteriali, e vi renderete conto di cosa si nasconde dietro a tanta apparente leggerezza. Competenza, preparazione, bravura e tanta passione. Lasciatevi ammaliare, sedurre ed accattivare dalla Belle epoque riproposta in questa sede e non ve ne pentirete; godrete di un divertente e spensierato spettacolo, facendovi cullare da un cast capace e brillante.
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