“Chaltron show”

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Teatro Off studio
Con: Marco Capretti, Fabrizio Gaetani, Lallo Circosta, Alberto Farina, Antonio Covatta, Fabio Baldieri.

Non conoscevo questo locale alquanto nascosto; si tratta di un ex magazzino, oggi adibito a luogo di intrattenimento con bar e sala per gli spettacoli, a cui è stato donato un aspetto originale e suggestivo. Il locale è per soli soci, ma è semplicissimo affiliarsi.

Lo staff è molto simpatico e gentile, e fornisce le esatte indicazioni per raggiungerlo. Io, che ho giocato la carta del fai da te, non l’ho trovato, ma l’errore mi ha permesso di arrivarci tramite un accesso secondario, cioè da un’uscita di emergenza…

Entrato in un palazzo attraverso il portone condominiale che affaccia sulla via parallela e seguendo un allegro vocio che arrivava da una porta metallica, ho bussato, e ad aprirmi sono stati niente popò di meno che Marco Capretti, Fabrizio Gaetani e Lallo Circosta! Di fronte alla mia inconsapevole invasione, hanno cominciato a ridere!

Mi sono ritrovato immerso in un ambiente con luci soffuse e musica di sottofondo, con gli artisti a conversare amabilmente mentre cenavano e forse mettevano a punto gli ultimi dettagli prima di iniziare la serata. Ho avuto la sensazione che lo spettacolo fosse già cominciato e che io ne facessi parte!

Riesco a partecipare solo ora al “Chaltron Show”, organizzato da comici che stimo ed apprezzo molto, a cominciare da Marco Capretti, Lallo Circosta e Fabrizio Gaetani che ho seguito in passato; finalmente ho potuto vedere dal vivo anche Alberto Farina, che ho sempre seguito in spezzoni fruibili sul web.

E ho avuto anche il piacere di incontrare Antonio Covatta e Fabio Baldieri.

I nostri partono con un abbozzo di copione, per poi improvvisare continuamente. Immaginate sei amici folli che avete invitato a cena che, lasciati a briglia sciolta, sfruttano qualsiasi espediente per fare comicità e rallegrare la serata, prendendo spunto da qualsiasi cosa.

Partendo da poche tracce preparate, divagano in continuazione interagendo non solo tra loro ma anche con il pubblico, coinvolto per inscenare continue gag spassosissime. Ad esempio quelle che nascono dal ricordo di frasi o scene di film come “Testa o croce”, “Fracchia la belva umana” oppure “Il marchese del grillo”, che hanno fatto la storia della comicità italiana.

Antonio alla chitarra stravolge in modo geniale i brani più conosciuti della canzone italiana e ci fa ascoltare “Grazie Lazio” di Venditti; oppure ci fa conoscere un’Orietta Berti come non la immagineremmo mai, Vasco Rossi nerd, Gigi D’Alessio che canta in milanese e Achille Lauro in napoletano.

E poi Pierangelo Bertoli che corre senza la sua sedia a rotelle, Guccini un convinto fascista, Patty Pravo rimasta vergine e Renato Zero diverso… Si ride a crepapelle.

Marco, che veste il ruolo di presentatore e collante del gruppo, a più riprese ci legge pillole del suo “Libro delle soluzioni”, un concentrato di comicità in cui questo artista si mostra capace di inventare di tutto…

Fabio invece si cimenta in una serie di barzellette assai divertenti, e strappa risate e applausi.

Lallo e Fabrizio richiamano la nostra attenzione sulla contaminazione, a cui non pensiamo mai, tra il linguaggio culinario e i detti e le espressioni popolari.

Lallo, poi, ci guida in città con il suo navigatore impostato sulla voce di Lando Fiorini, che dà le indicazioni stradali cantando! Bella e potente, la sua voce, e tanta la simpatia. Si presenta anche in versione Cannavacciuolo, con una ricetta davvero divertente!

Esilarante è il momento in cui Alberto racconta, con ricchezza di particolari, come sia riuscito a rovinare il matrimonio di un amico. E poi passa in rassegna alcuni episodi del suo fantomatico paese, Cupinio. Ci propone anche dei pezzi preparati per alcune trasmissioni televisive, che però sono stati tagliati… Una risata continua…

chaltron show

Antonio, improvvisando sulle richieste del pubblico, si cimenta nella sovrapposizione dei testi di poesie famose sulle note dei brani dei nostri cantautori. Avete mai sentito “Il cinque maggio” di Manzoni sulle note di “Vita spericolata? Ce ne ha fatte sentire diverse… Bravissimo e geniale.

Fabrizio si diletta ad elencare i nomi di alcuni farmaci, sottolineando come siano assurdi, seppur funzionali all’intuizione del loro utilizzo…

La serata si chiude con un blues cantato da Antonio, su un testo pazzesco che viene improvvisato con le parole suggerite a caso dal pubblico.

Finisce così questo folle e divertente “incontro”, ricco di quell’ improvvisazione che solo tanta maestria e professionalità possono produrre, e che mi fa rimpiangere di essermi perso le precedenti. Tenete d’occhio la programmazione di questo locale, sicuramente interessante e varia. E se in futuro vi trovaste a passare da queste parti quando i “cialtroni” sono in scena, fermatevi.

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