Ancora una giornata all’insegna della sensibilizzazione e della tutela dell’ecosistema del Tevere, con una iniziativa partita dalla sede galleggiante di Marevivo, che ha coinvolto oltre 30 dipendenti del Gruppo Entain, l’azienda internazionale che ha scelto di supportare l’iniziativa, spinta proprio dalla vicinanza della loro sede al fiume.
Nel corso della mattinata la pulizia ha riguardato la sponda destra che va da Ponte Nenni a Ponte Matteotti, con l’intervento di un braccio meccanico che ha facilitato la rimozione dei rifiuti dall’argine e con l’aiuto dei volontari che li hanno raccolti per procedere poi con un corretto smistamento.
Grazie al lavoro di tutti i presenti, è stato possibile rimuovere oltre 100 kg di rifiuti, tra cui un monitor TV, uno pneumatico fuori uso e una rete metallica di protezione a uso edile. La maggior parte dei rifiuti, espressione dell’inciviltà e dell’incuria di cittadini e turisti, era composta da plastica monouso (bottigliette), lattine, e il residuo di un accampamento abbandonato lungo l’argine.
Sottolineando la necessità di agire in difesa del nostro Pianeta e di valorizzare l’immenso capitale naturale del Tevere, l’evento ha voluto dare un chiaro messaggio: è necessario rendere cittadini e turisti consapevoli dell’enorme problema dell’inquinamento da plastica che affligge i nostri fiumi.
Oltre l’80% della plastica che soffoca i nostri mari, infatti, proviene proprio dai corsi d’acqua sulla terraferma. Nel Mediterraneo ogni anno finiscono 229 mila tonnellate di plastiche. Questi rifiuti, una volta in mare, iniziano un graduale processo di deterioramento che li trasforma in milioni di invisibili microplastiche, che vengono spesso scambiate per cibo dagli animali, entrando nella catena alimentare e nel nostro corpo. Sappiamo già – grazie a studi scientifici sul tema – che le microplastiche sono nel sangue e nella placenta umani, e secondo i dati UNEP diffusi durante l’ultima Conferenza sugli Oceani, la plastica è la frazione più grande, più dannosa e persistente dei rifiuti in mare, rappresentando almeno l’85% dei rifiuti totali.
«Intervenire attivamente è fondamentale per accelerare il passaggio verso una vera transizione ecologica, che è l’unica strada percorribile per attuare un cambiamento. – ha dichiarato Raffaella Giugni Responsabile Relazioni Istituzionali di Marevivo – Per noi di Marevivo, prendersi cura dell’ambiente e del mare significa prendersi cura anche della nostra salute e della sopravvivenza di un ecosistema perfetto che ci garantisce di vivere su questo Pianeta. Ci crediamo così tanto che abbiamo appena lanciato una campagna internazionale dal titolo “ONLY ONE: One Planet, One Ocean, One Health”, realizzata in collaborazione con la Marina Militare e la Fondazione Dohrn, per ricordare che siamo un tutt’uno con l’ambiente e richiamare l’attenzione sulla responsabilità di ogni singola azione, alla luce all’attuale emergenza climatica e ambientale.»
Giuliano Guinci, Direttore delle Relazioni Istituzionali di Entain Italia ha commentato: «Siamo molto felici di dare il via alla collaborazione con Marevivo con questa azione di riqualificazione territoriale, che rientra tra gli impegni che Entain ha intrapreso in tante realtà del mondo in cui opera. Siamo convinti che la sostenibilità si concretizzi anche attraverso il volontariato aziendale guidato da associazioni, come Marevivo, che portano avanti con costanza e determinazione ammirevoli non solo attività di formazione e sensibilizzazione sulla rilevanza delle scelte quotidiane in materia di sostenibilità ambientale, ma anche progetti che, su questo argomento, siano da stimolo per una sempre più stretta collaborazione tra istituzioni, aziende e terzo settore.»
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