Teatro Marconi
Rassegna estiva
di e con Shara Guandalini.
Sabato 8 luglio 2023
Vidi lo spettacolo circa due anni fa, ancora giravamo con le mascherine e avevamo l’obbligo di indossarle in sala…
Nello spettacolo Sahara affronta i sessanta giorni di lockdown con la sua magica ironia e simpatia, riportando a un’esperienza che abbiamo passato tutti ma che lei vede e racconta con un occhio di mamma e, soprattutto, di artista.
Ho avuto modo di conoscerla con il progetto inCORONAte comiche, un gruppo quasi esclusivamente al femminile che porta avanti i suoi spettacoli coinvolgendo, grazie al linguaggio LIS, anche il pubblico di sordi. Apprezzabile, stimabile e comunque divertente proposta che vi invito a seguire, anche perché si esibiscono anche dei bravi e divertentissimi artisti sordi. Poi la vidi in “Serata omicidio”, una commedia a dir poco irresistibile…
Ma torniamo a Shara, che con la sua voce squillante e il suo viso particolarmente simpatico, si fa portavoce dell’esercito di mamme stressate rimaste intrappolate dal lockdown, con i figli a casa impegnati nella didattica a distanza, ma che necessitavano costantemente di aiuto, senza poter contare sul sostegno dei nonni o sulle attività sportive pomeridiane che avrebbero dato a queste eroine della casa un po’ di respiro.
Shara ci ricorda di tutte quelle difficoltà nel gestire i rapporti familiari, dell’aumento del peso corporeo dovuto all’eccesso di sedentarietà o a causa degli esperimenti culinari atti a impegnare e distrarre le famiglie.
Ci racconta, sfiorandole con eleganza, anche le parti più tristi; lei e il marito sono artisti, dunque il lockdown non li ha certo favoriti con il lavoro… ma lo fa comunque con ottimismo e autoironia.
Come un alter ego spiritoso, si diverte a punzecchiarci con sagace ironia, ricordandoci dei nostri goffi tentativi di reagire ad una situazione molto più grande di noi. Con battute divertenti, simpatiche, esilaranti, quando non addirittura vulcaniche, Shara si muove sul palco con aggressiva simpatia, dominandolo. Intrattiene e solletica il nostro io con il ricordo dei vari DPCM facendoci ridere di lei e quindi anche di noi, delle nostre debolezze e della noiosa routine quotidiana.
Tra gli argomenti toccati c’è anche quello del paradossale esame di maturità del 2020, che ha costretto gli studenti ad affrontare una prova ai limiti del surreale, finita la quale i ragazzi non hanno neanche potuto godere dello svago estivo e del confronto con i coetanei. Un periodo assurdo in cui anche loro hanno perso un tempo che non gli verrà restituito.
Insomma, tra allegria e riflessioni, ricordo uno spettacolo divertente che piacque al pubblico e che merita di essere riproposto.
Non mancate!
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