La street artist Laika è tornata in strada per sostenere ancora una volta Patrick Zaki, che dopo aver ricevuto la condanna definitiva a tre anni di carcere è stato graziato dall’Egitto.
Davanti l’ambasciata d’Egitto a Roma, Laika ha affisso la nuova opera dal titolo “Ennesima ingiustizia”.
L’artista ha scelto di tornare sullo stesso muro dove affisse per la prima volta il celebre “Abbraccio” fra Zaki e Regeni, divenuto poi simbolo in tutto il mondo della lotta e del sostegno a Patrick Zaki.
Questa volta, nel poster Patrick indossa di nuovo l’uniforme del carcere, come ne “L’Abbraccio”, e con in mano un pennello ed un secchio di vernice gialla “imbratta” quel muro con la scritta “BASTA!”, riferendosi alle ingiustizie subite dal 2020 ad oggi.
“Questa sentenza è arrivata all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno, e ha sconvolto tutti – ha dichiarato Laika – Sembra di essere tornati a quel maledetto 7 febbraio 2020.
Patrick si era appena laureato e sognava di tornare in Italia, invece il governo del suo paese ha deciso di punirlo ancora una volta. Un paese con cui noi continuiamo a fare affari e che ha tolto la vita a Giulio Regeni, tanto per ricordare.
Non bisogna abbassare la guardia: sappiamo quali sono le condizioni delle carceri egiziane e soprattutto quanto i diritti umani vengano calpestati. Forza Patrick, resisti, noi non molliamo.
È la settima volta che ritraggo Patrick…speravo di non doverlo fare più.
Io però voglio sempre pensare che ‘questa volta andrà tutto bene'”, ha concluso l’artista.
Ed è andato per fortuna tutto bene oggi Zaki libero sarà in Italia
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