Teatro degli Audaci
Di David Tristram
Traduzione ed adattamento: Serena Renzi
Con Flavio De Paola, Emiliano Ottaviani, Serena Renzi, Ilario Crudetti
Regia Flavio De Paola
Secondo appuntamento con questo sconclusionato ma simpaticissimo ispettore. Ero stato tratto in inganno dalla locandina, simile a quella del primo spettacolo, e non avevo capito che si trattasse di un secondo episodio, peraltro per la prima volta presentato in Italia dopo il riadattamento dell’alacre Serena Renzi.
Dunque, preso per i capelli, riesco a presenziare solo ora, all’ultima replica. Abituato ad assistere quasi sempre alle prime, in questa occasione ho l’opportunità di vedere una piece ormai più che rodata che ha preso il volo, e dove dopo tutte le repliche andate in scena, i nostri si muovono come meccanismi di un orologio.
Tra l’altro so già cosa aspettarmi dal cast, visto che lo conosco molto bene e lo apprezzo.
È il cast degli Audaci: rodati, complici, affiatati, preparati e sempre bravi. Flavio, Emiliano, Ilario e Serena sono trascinanti e divertenti sia in questa o nelle altre commedie che nei ruoli drammatici.
Il Teatro degli Audaci ha per me una sorta di primato: propone spesso commedie inglesi, quindi dal forte humor anglosassone, con adattamenti dei testi originali che gli danno una connotazione tutta italiana, molto apprezzata dal pubblico romano.
La commedia così non perde quel gusto albionico delle origini, ma acquisisce anzi una marcia in più. Grazie alla passione e alle capacità di attori e regia, l’adattamento è piaciuto anche all’ autore inglese stesso.
La storia. Un grande e noto magnate del petrolio, John Johnson, viene trovato morto, trafitto alla schiena da una spada. Un caso semplice da risolvere per l’ispettore Drake, ma le cose non sono come sembrano. Johnson è riverso a terra vestito con gli abiti di sua moglie e sembra aver mangiato una tartaruga farcita di cianuro… Il buffo aiutante dell’ispettore, il sergente Plod, pensa di conoscere tutte le risposte al caso grazie ad una serie di flashback che ha vissuto e che gli hanno fatto individuare il colpevole. Per non rovinarci il finale, però, decide di andare avanti come nulla fosse… Pazzesco, no?
Nonostante Plod abbia in mano quel che sembra essere la ricostruzione dei fatti, l’ispettore Drake segue il suo discutibile fiuto e così sembra allontanarsi dalla soluzione del caso.
Plod è tormentato da un incubo ricorrente, quello che il suo ragno domestico da compagnia, che è fuggito, possa pungere qualcuno… ma qualcuno del pubblico in sala! La Vedova Nera, intanto, quella in carne e ossa responsabile del delitto, è ancora coperta di mistero.
L’aplomb di Emiliano mentre impersona questo sergente è molto inglese. In questo episodio diviene un personaggio importante, fulcro della storia.
Divertente e buffo, partorisce di continuo ragionamenti e uscite sciocche assai divertenti, rimanendo imperturbabile.
Fa il suo ingresso con un sentito monologo che comincia serio, finché non si accorge di aver perso il suo ragno da compagnia, la pericolosa vedova nera, e comincia un dialogo per giustificarsi con il suo superiore, l’ispettore Drake appena entrato in scena.
Emiliano e Flavio vivacizzano subito lo spettacolo. Flavio impersona un ispettore pasticcione e davvero poco perspicace, comico ed imbranato al punto giusto e riesce a convincere e a divertire con il suo approccio personale.
Serena ed Ilario impersonano una serie di figure improbabili e tutte terribilmente divertenti. Ilario arricchisce la scena con grosse dosi di umorismo, esaltando i suoi personaggi che viaggiano sull’orlo del demenzialità.
Cambia continuamente atteggiamenti, voce, abiti e movenze, conferendogli sempre un tocco originale. Irresistibili il buffo dottore della scientifica che sembra il dottore pazzo di Frankenstein junior, e la vedova anziana tremolante che si muove pericolosamente in sedia a rotelle…
Serena invece interpreta tutte le donne che passano per la casa, gesticola vivacemente e trasforma di continuo la sua voce, sempre stridente e divertente.
La troviamo nei panni di una buffa cameriera, dell’avvenente signora dalla rossa capigliatura tutto fuoco alla Jessica Rabbit, la vedova del presunto assassinato signor Johnson o della riuscitissima signora Marple. L’apoteosi è a mio avviso il trittico femminile che propone in maniera davvero esilarante…
Sforzatevi di capire come possa aver fatto a portare in scena tre donne contemporaneamente… anzi, quando la commedia verrà riproposta, andate a vederla e riderete anche di questa fantastica trovata…
La commedia è divisa in due atti, la prima simpatica e più improntata sulle spiegazioni del giallo, non mancano però momenti comici e dunque sane risate, che però aumentano nella seconda parte, così come aumentano gli intrecci per risolvere il complicato caso.
Insomma se mettete quattro attori affiatati e con tanta voglia di divertire, con a disposizione un testo intricato ma diverte e mai sguaiato adatto a tutti, ricco di personaggi strampalati impreziosito da repentine uscite ed entrate in scena e svariati travestimenti, battute, gag e buone dosi di metateatro in cui il pubblico diviene parte in causa… lo spettacolo fa per voi!
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