La storia delle armi della seconda guerra mondiale, tra idee fallimentari e veri punti di svolta in ambito tecnologico
DA LUNEDÌ 4 MARZO ALLE 21 SU HISTORY CHANNEL, CANALE 118 E 409 DI SKY.
Il secondo conflitto mondiale è stato caratterizzato da una corsa agli armamenti da parte delle nazioni di tutto il mondo per ottenere un vantaggio sui loro avversari.
Questa corsa agli armamenti disperata e, talvolta, leggermente ridicola ha dato inizio a una rivoluzione tecnologica che ha portato alla creazione di nuove armi, alcune delle quali sono ancora in uso, mentre altre si sono trasformate in oggetti di uso comune che oggi influenzano la nostra vita quotidiana.
LE ARMI SEGRETE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE, in esclusiva su HISTORY Channel dal 4 marzo alle 21.00, racconta l’evoluzione di questi strumenti di morte, di come si sono trasformati nel corso delle battaglie nei cieli e nei mari fino allo scoppio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki e come hanno influenzato, nel bene e nel male, il corso della storia.
Dall’invenzione di un piccolo dispositivo top secret creato per migliorare il radar, il Magnetron, e oggi presente nella maggior parte delle cucine sotto forma di microonde fino al racconto di un progetto nato per scopi pacifici ma che Hitler cercò di utilizzare per fini bellici: il cannone solare.
Partorito dalla mente del fisico Hermann Oberth, uno dei padri della missilistica moderna, nonostante il nome si trattava di un colossale specchio progettato per concentrare i raggi del sole, come una lente d’ingrandimento.
Nel 1929, quando la Germania era ancora la Repubblica di Weimer, lo specchio fu concepito come strumento per immagazzinare l’energia ma, con l’ascesa del Nazismo, gli obiettivi cambiarono e a Oberth venne chiesto di convertire quell’idea in un prototipo di arma.
I tedeschi investirono ben 3 milioni di marchi per cercare di svilupparlo e, nonostante l’impraticabilità e il seguente fallimento del progetto, molte delle ricerche sul cannone solare, hanno contribuito alla costruzione della Stazione Spaziale Internazionale che oggi orbita a 400 chilometri sopra di noi.
Oltre all’apparente follia dei progetti fantascientifici e irrealizzabili, questa affascinante serie mette in luce come la rivoluzione tecnologica scaturita dalla corsa agli armamenti, abbia avuto anche risvolti positivi, portando alla creazione di tecnologie che hanno cambiato, negli anni successivi, il nostro modo di vivere, spesso migliorandolo.
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