È a tutti gli effetti una chiesa, sita nel rione Celio a Roma in piazza San Gregorio. È uno dei tre oratori del Celio compresi nella chiesa di San Gregorio.
Fu costruito dallo stesso Gregorio Magno nel 575 d. C. in quella che era la sua casa paterna.
La sua attuale forma è dovuta ai rifacimenti fatti eseguire dal cardinale Cesare Baronio tra il 1602 ed il 1608 e continuati dal cardinale Scipione Borghese, che si avvalse dell’opera di Guido Reni e del Domenichino.
Sulla porta laterale che accede alla vecchia biblioteca di San Agapito posta su Clivo Scauro, compare sull’ architrave della porta il nome di Scipione Borghese.
L’entrata principale è però posta su piazza San Gregorio, sulla sinistra dell’omonima chiesa.
E’ dedicata all’apostolo Andrea quando l’ abate del monastero del Celio, Gregorio, tornò da un viaggio a Costantinopoli con una reliquia dell’apostolo, patrono del patriarcato bizantino.
La chiesa di Sant’Andrea è collocata al centro del complesso dei tre oratori presenti oltre Sant’Andrea, Santa Barbara e Santa Silvia.
I lavori di restauro del Seicento hanno invertito l’orientamento dell’oratorio, la cui facciata medievale dava sul clivo di Scauro.
Nell’antica controfacciata, l’attuale parete di fondo, sono stati scoperti, appena al di sotto del soffitto ligneo, affreschi molto deteriorati, databili al X-XI secolo, e riproducenti un Cristo benedicente fra angeli e profeti.
I restauri seicenteschi inserirono un portico composto da quattro colonne di cipollino ornati con capitelli di epoca classica.
Sulla porta d’ingresso troviamo l’iscrizione “Oratorium S. Mariae Virg. Et S. Andreae Apost. / a S. Gregorio erectum iterum restitutum”.
L’oratorio ha una pianta rettangolare, è privo di absidi e nicchie, ha una facciata a capanna e contiene un pregiato soffitto ligneo a cassettoni, realizzato da Vittorio Ronconi nel 1607, nel quale venne inserito lo stemma della Famiglia Borghese.
Nella parete in fondo c’è l’altare, realizzato da Flaminio Ponzio.
La pala esposta sopra di esso è stata realizzata da Cristoforo Roncalli, detto il Pomarancio e raffigura la Madonna in gloria con i Santi Andrea apostolo e Gregorio magno.
L’oratorio è inoltre affrescato con altre stupende opere tra cui: Santa Silvia e San Gregorio, di Giovanni Lanfranco, Sant’Andrea apostolo in contemplazione del martirio, di Guido Reni, San Pietro e San Paolo, sempre di Guido Reni, Flagellazione di Sant’Andrea, del Domenichino.
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