Teatro Sette Off
Con Francesco Stella, Alessio Chiodini
Scritto e diretto da Adriano Bennicelli
Questo è il nuovo e delizioso spettacolo partorito dall’ispirazione di Adriano Bennicelli. Una bella e divertente commedia con sfumature toccanti e drammatiche ben miscelate, ottimamente interpretata da due esuberanti e magici attori che rispondono al nome di Alessio Chiodini e Francesco Stella.
Ottima scelta, questo cast, che funziona divinamente con le sue parti magistralmente interpretate che fanno commuovere e divertire.
Appena entrati in sala si respira già l’aria dell’Oriente grazie un intenso profumo di incenso e a musiche indiane in sottofondo che delicatamente cullano lo spettatore.
Un piccolo viaggio in taxi è raccontato come un ricordo dalla voce fuori campo di Alessio e accompagnata da immagini video, i cui commenti ci proiettano in una lontana realtà. Nelle immagini scorrono le zone che percorre e gli spaccati di vita quotidiana indiane.
Ci ritroviamo, così, in un albergo di Bombay, destinazione finale, ricreato da una bella scenografia in cui si muovono i due personaggi Stefano (Alessio Chiodini), in città per motivi di lavoro, e Sunil (Francesco Stella), il cameriere dagli abiti sgargianti, particolarmente attento e servizievole.
Entrambi sono degli ingegneri, ma Sunil riesce a fare solo il cameriere, mentre l’altro, che sembra un realizzato ed affermato professionista, in realtà poco stimato, viene sfruttato dalla sua società che gli affibbia sempre le peggiori commissioni nelle parti più remote e sperdute del mondo.
All’improvviso si sentono dei preoccupanti scoppi provenienti dall’esterno. Sono dei colpi di arma da fuoco che arrivano dalla strada. Non sono quelli della festa che all’inizio della storia si stava svolgendo nella città, ma si tratta di un attentato terroristico…
Sunil, avvertendo il pericolo, preleva l’ospite di forza per metterlo in salvo e lo porta con lui all’ultimo piano dell’albergo in una stanza apparentemente sicura, nella speranza di sfuggire al pericolo e in attesa di un intervento salvifico.
In questa segregazione forzata, i due approfondiranno la loro conoscenza non senza qualche attrito per le reciproche incomprensioni e qualche risata, cercando di superare insieme il momento traumatico.
Si confronteranno divertendoci su vari temi: usanze, sport, religione, cibo, luoghi comuni delle rispettive etnie, dando vita a un divertente scontro culturale.
Nonostante Sunil abbia vissuto e studiato in Italia, le differenze con l’altro sono tangibili. Sunil è una persona colta, Stefano è un romano doc, bonaccione ma anche alquanto gretto e campanilista, con una mentalità che non gli permette di comprendere abitudini diverse dalle sue.
Quello che cerca di fare Adriano Bennicelli, attraverso la sua commedia intrisa di comicità, ironia e una non velata drammaticità, è di dimostrare, mettendo a confronto due realtà completamente differenti con un intelligente dialogo che consente la conoscenza reciproca che l’umanità, alla fine, non ha barriere.
Tutto è raccontato attraverso brevi scene in cui i due si punzecchiano esaltando pregi e difetti di ciascuno per arrivare ad affrontare i loro vuoti interiori e le loro insoddisfazioni, attraverso un testo molto simpatico e arguto.
Entrambi i personaggi rappresentano due uomini non realizzati che finiscono per comprendersi nonostante le distanze culturali e sociali.
Francesco ed Alessio insieme sono fantastici, bravi interpreti, attori sopraffini che hanno gusto e una spiccata personalità che Adriano ha saputo valorizzare, dando alla sua storia una marcia in più.
Alcune scene sono molto suggestive, altre toccanti oppure davvero divertenti. Aspettatevi, però, un bel finale a sorpresa…
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