Nuovo Teatro Orione
Antonello è davvero un regale del varietà. Artista completo, è in grado di fare tutto: cantare, suonare, ballare, comporre, imitare, recitare, far ridere e commuovere… lo apprezzo moltissimo, è uno dei primi che mi è entrato nel cuore. Ama il suo pubblico almeno quanto il pubblico ama lui, ci si relaziona sui social e alla fine di ogni spettacolo con la sua grande simpatia ed estrema disponibilità.
Per questo c’è una cerchia di fans eterogeneo che lo segue assiduamente e gli è sempre stato fedele in tutti questi anni.
Le sue proposte sono sempre ricche di nuove trovate divertenti, di revival e di riproposizioni dei personaggi meglio riusciti (praticamente tutti).
Le date al Nuovo Orione contengono un tributo a delle icone della comicità italiana, personaggi familiari entrati nel cuore degli italiani.
Antonello così omaggia i grandi artisti che lo hanno ispirato: Petrolini, Fabrizi, Manfredi, Sordi, Califano, Villa, Proietti. Sullo scorrere delle loro immagini, Antonello canta in un perfetto dialetto romano con il cuore in mano, emozionando la sala con la sua sentita esibizione.
Durante la serata ci presenterà innumerevoli tecniche del varietà: il mimo, la caratterizzazione, la canzone comica, il numero cantato e ballato, la macchietta, il tributo, lo sketch, il tormentone, la parodia… tutte formule che ha appreso da grandi artisti ma che ha saputo reinterpretare e personalizzare, e che fanno di lui uno tra i migliori.
Sul palco sarà accompagnato da Gianpiero Perone, con cui ha già brillantemente lavorato e sviluppato una grande complicità, oltre all’amicizia. Insieme si divertono e si completano.
Poi c’è l’immancabile e deliziosa sorella, Annalisa Costa, che sempre lo accompagna e lo coadiuva vestendo i panni di personaggi femminili strampalati, ballando e curando le coreografie per il suo corpo di ballo composto da quattro splendide ballerine.
Quest’anno Antonello entrerà nel suo trentasettesimo anno di carriera. Ha alle spalle quasi 4.000 spettacoli, ha partecipato ad almeno 35 spettacoli di varietà e percorso più di 2.000.000 di chilometri con i suoi oltre 120 numeri di repertorio. Sinceramente non so cosa aspetti a partecipare anche al Guinness dei primati!
Un’originale trovata sorprenderà e coinvolgerà il pubblico, stasera, che sarà chiamato a scegliere con il proprio smartphone il numero che più ha apprezzato.
Si apre il sipario e il simpaticissimo Giampiero, in veste di presentatore, dà il via.
Si parte con la “mimata”: a suon di jazz accompagnato dalle ballerine, Antonello si esibisce in un bel tip tap, cominciando con questo numero a sfoderare alcune delle sue doti nel ballo.
Segue il Karacosello, dove l’artista estrae da una scatola dei cartelli che riportano illustrazioni o semplici parole, ma anche oggetti comuni che collega senza proferire parola con il repertorio della musica italiana suscitano l’ilarità della platea.
Irresistibile la macchietta del cinese che si esprime in napoletano e in un grammelot della terra nativa. Subito dopo c’è spazio per una parodia di Elodie in versione romanesca e coatta proposta da Annalisa e dal suo corpo di ballo.
Poi c’è un bizzarro calembour, in cui Antonello inserisce ben 123 nomi di città del mondo utilizzate in modo geniale per costruire un racconto.
Giampiero intanto supporta la scena intrattenendo come brillante presentatore.
È il momento di Annalisa nei panni di una cantante spagnola accompagnata dal suo buffissimo corista Cris Antemo che per dispetto altera i cori dei suoi brani con testi dal significato vagamente volgare: esilarante.
Divertente lo sketch dall’ andrologo, che vede impegnati Antonello e Giampiero in una serie di gag basate sull’equivoco, che strappano risate ed applausi ad un pubblico sempre più coinvolto e divertito.
Finisce così la prima parte della serata con un artista trasformista che mostra la sua grande classe in ogni performance.
Si riparte con la divertente interpretazione del ballerino cantante cubano di salsa che canta “Magari s’alza”…
È il momento del tormentone, dove il personaggio rappresenta una macchietta che proferisce solo la parola “Dante”, arricchita da una miriade di espressioni in cui troviamo reminiscenze di Totò, Stanlio e Ollio, Macario e tanti altri. Un monumento alla comicità. Il tormentone tornerà più volte con fugaci apparizioni fino a coinvolgere gli spettatori.
Per il tema della “caratterizzazione” Antonello e Giampiero attingono direttamente al loro stupendo spettacolo “La vita è un attico”, una commedia che vi invito a vedere, intrisa di dolcezza e comicità. Antonello è nei panni di un egiziano che vive in italia con le sue mogli. Anche qui un efficace grammelot e una bella improvvisazione, accompagnata dalla morigerata ed educata comicità di Giampiero, che mi riporta alla mente qualcosa di Cochi e Renato.
Il “centone”, invece, si basa sul cambiamento delle parole di un brano famoso, fino a costruire un lungo medley i cui temi principali sono l’obesità e l’anzianità… buffissimo il costume indossato in questa gag.
C’è poi un’imitazione della soubrette Valeria Marini da parte di Annalisa, che ben ha studiato le sue movenze e il modo di parlare.
Un pezzo forte che ci conduce verso il finale è la figura di don Antonino, mitico ed immancabile personaggio dalle simpatiche battute che strizzano l’occhio alla malavita siciliana. Qui Antonello interagisce con il pubblico attraverso la sua grande improvvisazione, coinvolgendo la platea in un crescendo fino alla scena mix di Charlotte e Michael Jackson. Un must, quest’ultima scena sprigiona forti emozioni, magia, tenerezza e nostalgia, e forse più di tutte esprime il grandissimo talento del nostro artista, che ottiene una standing ovation emozionante.
Il finale porta alla votazione dello sketch più apprezzato della serata: il primo classificato è l’andrologo, il secondo Charlotte/Jackson e il terzo don Antonino.
La trovata della votazione finale viene resa ancora più divertente e coinvolgente da Antonello stesso, che scende tra il pubblico per aiutare gli spettatori meno capaci a utilizzare il QR code.
Come alla fine di tutti i suoi spettacoli, Antonello con Giampiero e Annalisa si intrattengono con il pubblico nel foyer per abbracci, baci, autografi e selfie, tanti selfie.
Trovo che questo sia un altro dei punti suoi punti di forza: il rapporto diretto e stretto con il suo pubblico che genera affetto e affezione.
Accaldato, sudato e con i costumi di scena ancora addosso, non traspaiono né fatica né stanchezza; continua a sorridere con la simpatia che lo contraddistingue e soprattutto con l’energia e l’entusiasmo di un grande professionista. Un artista ineguagliabile, istrionico, geniale. Mi aspetto prima o poi che riceva un meritato riconoscimento per la sua carriera artistica.
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