Dopo la sua anteprima mondiale nello spazio “Confronti” delle Giornate degli Autori durante l’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, sarà presentato a Roma il 24 settembre, alle ore 19.00, presso il Cinema Farnese (Campo de’ Fiori, 56), all’interno della rassegna Venezia a Roma, Labirinti, esordio alla regia di Giulio Donato, prodotto da Francesco Cimpanelli per Life Cinema.
Girato tra le suggestive montagne calabresi, Labirinti è un romanzo di formazione con una forte componente onirica che esplora temi universali come l’amicizia, la lotta contro le convenzioni, la difficoltà a manifestare la propria sessualità in determinate realtà sociali.
In bilico tra realtà e immaginazione, racconta la storia di Francesco e Mimmo, due amici che hanno preso strade opposte.
Le loro diversità affondano le radici nel contesto in cui si muovono e nel luogo in cui sono nati, un territorio imprigionato tra le aspre montagne della Calabria, e nelle difficoltà del presente. Terre difficili, fatte di problemi repressi e per questo ancora oggi insanati.
Quei problemi che spingono a non parlare, a nascondere le cose piuttosto che ad affrontarle, e a intrappolare chi vuole uscirne in un labirinto di regole psicologiche e sociali non scritte. Le vite dei due ragazzi si dividono quando Francesco, affascinato da un libro trovato in una casa abbandonata, scopre un mondo che lo spinge a sognare un futuro diverso, mentre Mimmo rimane legato alle tradizioni e alle dinamiche sociali del paese.
Il cast del film è composto quasi completamente da attori non professionisti selezionati in Calabria dopo un lungo lavoro di ricerca.
Nei panni di Francesco e Mimmo troviamo rispettivamente gli esordienti Francesco Grillo e Simone Iorgi; a dare il volto a Mimmo in età adulta è invece Antonio Gerardi, (L’ultima notte di amore e le serie tv 1993, Bang Bang Baby, Romanzo criminale).
“Non era mio intento descrivere la Calabria in quanto tale – spiega il regista Giulio Donato – ma utilizzare il suo territorio per rappresentare l’universo interiore del protagonista. Il paesaggio calabrese non è solo uno sfondo sociale e storico, ma possiede una forza quasi soprannaturale che ho usato per riflettere l’angoscia e la vulnerabilità dell’età adolescenziale”.
Giulio Donato, prima del suo esordio dietro la macchina da presa, ha lavorato come assistente e aiuto regista su vari set cinematografici in Italia, Norvegia, Brasile, Germania e Messico, con registi come Abel Ferrara, Asia Argento, Mimmo Calopresti, Gennaro Nunziante, Roberta Torre, Giada Colagrande, Elisa Fuksas e come assistente di produzione con Gianni Zanasi e Claudio Caligari.
Le vendite internazionali di Labirinti sono curate da The Open Reel.
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