Teatro Golden
scritto da Augusto Fornari, Toni Fornari, Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli
soggetto di Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli
regia di Toni Fornari
una produzione ATPR Ass. Teatri Per Roma
con Tosca D’Aquino, Simone Montedoro, Toni Fornari, Elisabetta Mirra
“Cena con sorpresa” è una commedia firmata dai quattro autori del Golden: Augusto Fornari, Toni Fornari, Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli, che in passato hanno già realizzato altri spettacoli insieme come “Terapia terapia”, “ La casa di famiglia”, “Il prete e il bandito”, “Ritorno al presente”.
Un cast degno di nota porta in scena una commedia simpatica e divertente, ma che se vogliamo, guardata con più attenzione, offre dei risvolti molto seri e anche l’opportunità di qualche spunto di riflessione.
La trama è piuttosto semplice perché vuole essere uno spettacolo per tutti; vi troveremo una famiglia tranquilla come altre formata da Stefania (Tosca D’Aquino) e Arnaldo (Simone Montedoro). Sposati da trent’ anni, benestanti e con trascorsi di giovani ribelli e rivoluzionari che ricordano con nostalgia davanti alle loro diapositive, sono ormai diventati dei normalissimi benpensanti.
Lui è un bravo e affermato avvocato penalista, lei ha interrotto una sicura carriera di architetto per dedicarsi alla figlia e dirige un’ organizzazione benefica. La deliziosa Angelica (Elisabetta Mirra), ormai venticinquenne, per studiare si è trasferita a Milano e da sei mesi ha iniziato una relazione con il cinquantenne Francesco (Toni Fornari), all’oscuro dei suoi.
Peccato che Francesco sia legato da un’amicizia di quarant’anni ad Arnaldo e Stefania, con i quali è praticamente cresciuto…
Questo può diventare un problema, ma la ragazza spinge il suo attempato compagno a rivelare, una sera a cena, la loro relazione.
Nel corso della serata, attraverso simpatici stratagemmi, Francesco cerca di svelare il suo segreto, ma finché i suoi amici credono che lui abbia semplicemente una relazione con una ragazza della metà dei suoi anni, tutto sommato da vecchi ribelli quali sono lo spalleggiando. Tutto cambia quando capiscono che è Angelica la sua fidanzata…
Nonostante la simpatica commedia giochi su fraintendimenti e battute divertenti, sia sul burrascoso passato amoroso di Francesco che sulla vita sessuale un po’ sbiadita della coppia, sono interessanti i retroscena sia della storia che dei personaggi, visti con uno sguardo profondo seppur presentato in chiave ironica.
All’inizio la relazione con una ragazza molto più giovane non scandalizza la coppia di amici, anzi, Francesco conferma ai loro occhi le sue doti di amatore incallito, anche se lui ormai non ci si riconosce più. L’atteggiamento della coppia cambia radicalmente quando capiscono che è la loro figlia ad essere coinvolta.
Dopo lo shock iniziale, entrano in gioco i dubbi dei genitori rispetto all’educazione impartita, poi i sensi di colpa per le loro assenze o la troppa libertà concessa, così vengono messi in discussione il ruolo e le capacità genitoriali.
Come può non preoccuparsi un genitore per una figlia che trova l’amore in una persona che ha la stessa età del padre? E che futuro può riservare questa scelta? E poi sarà davvero amore?
Assistiamo alla crisi non solo della figura genitoriale, ma anche della coppia ed infine dell’amicizia, che non può non essere messa in discussione davanti alla fiducia tradita da parte dell’amico, ma anche della figlia che ha nascosto questa relazione.
Non manca poi lo scontro generazionale sia tra figlia e genitori che della neo coppia, da cui inevitabilmente emergono i diversi gusti, modi di pensare e di affrontare la vita. E insieme emerge una riflessione sulla libera scelta della giovane ragazza che dimostra, attraverso i suoi ragionamenti, una certa maturità che le permette di prendere decisioni importanti anche lontano dall’influenza dei genitori.
Insomma, avrete capito che in questa proposta vengono toccati importanti temi, e si mette in luce come un evento inaspettato possa mettere in crisi le nostre convinzioni più profonde sulla vita.
Durante la fatidica cena emergono i lati più nascosti di ognuno in cui lo spettatore può riconoscersi e riflettere.
Questo avviene in un crescendo graduale fatto di dialoghi più o meno accesi tra i quattro, certamente leggeri e divertenti, ma che a tratti non disdegnano di accendersi e sfiorare il dramma in maniera realistica.
I quattro validi attori si muovono in una bella scenografia che ricostruisce sullo sfondo l’interno di un appartamento, che si affaccia su un delizioso giardino con tanto di muretto e di arredo esterno.
Toni Fornari è il simpatico amico di famiglia dal burrascoso passato sentimentale; come suo solito è un personaggio gioviale, divertente, simpatico, amabile, schietto e bonaccione, che si districa goffamente nell’imbarazzante situazione con divertenti passaggi, ma anche donandoci una bella, toccante e sentita confessione che colpisce lo spettatore.
Ciliegina sulla torta, Toni si cimenterà anche nel canto accompagnandosi con la chitarra e svelando una bella e profonda voce, in un riuscito quanto sentito brano in stile stornello romano.
Simone Montedoro è il padre moderno, conformista e legato agli schemi ben pensanti più di quello che immaginava. Spiazzato dalla vicenda, da ipocondriaco qual è rischia una crisi cardiaca, presentata in maniera oltremodo divertente. Ma oltre a divertire con il suo ruolo, mostra anche la sua parte più profonda, quella amorevole e preoccupata per il destino della figlia. Coinvolgente e appassionato, duetta mirabilmente con Toni.
Tosca d’Aquino impersona la madre a cui dona un carattere schietto e diretto che non perde mai la sua ironia, rimanendo divertente anche quando affronta la delicata situazione.
Si cimenterà egregiamente in una confessione molto intima e inaspettata che conferma la sua bravura, riuscendo superbamente a proporci due differenti e contrastanti riusciti stili di recitazione.
Elisabetta Mirra è decisamente deliziosa, oltre che brava. Si cala perfettamente nei panni della figlia venticinquenne, ancora giovane ma che si dimostra sicura di sé.
Trasmette il suo amore per i genitori ma anche il suo forte desiderio di libertà; divertente quando battibecca e punzecchia i genitori e il fidanzato. Dolcissima, riesce a convincerci di essere più giovane di quello che in realtà è attraverso una recitazione mirata con gestualità ed espressività perfette per il suo personaggio.
Il pubblico ride e applaude spesso, una piece divertente che intrattiene il pubblico con un cast di spessore ed affiatato.
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