“TANTI AUGURI. 70 ANNI DI TV E 100 ANNI DI RADIO” DI MARCO CARRARA

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“Un buon format nasce da un’intuizione artistica, l’arte dunque può ispirarci alla creazione di format di successo. L’intrattenimento tv, e non solo l’informazione, è la vera spia dei cambiamenti dell’Italia”. Così il mitologico Renzo Arbore, scortato dal fido autore Ugo Porcelli e da Vincenza Petta, alla presentazione del libro “Tanti auguri. 70 anni di tv e 100 anni di radio”, scritto da Marco Carrara e pubblicato da Rai Libri.

Gabriella Sassone per Dagospia

“Il programma che amo di più? E’ “Cari amici vicini e lontani”, in onda su Rai Storia, che considero uno dei miei migliori programmi”, ha proseguito Renzo. E alla domanda su quale potrebbe essere oggi un buon format nicchia e risponde “Lo tengo per me!”.

Folla di amici e personaggioni Rai al Maxxi per dare manforte e applaudire il 32enne Marco Carrara, al timone di “Timeline” su Rai3 che analizza il mondo dei social media, e volto di “Agorà”, talk show politico di Rai 3, al suo primo libro.

Eh già, per celebrare gli importanti genetliaci dei nostri “elettrodomestici” preferiti che ci hanno cambiato la vita e ci tengono compagnia, ecco un nuovo libro che allarga il discorso alla tv dopo quello di Savino Zaba “Cent’anni di compagnia. La radio 1924-2024” sempre edito da Rai Libri.

Carrara ha pensato bene di invitare sul palco con lui, Arbore e Giorgia Cardinaletti il bel volto del Tg1 che ha moderato l’evento, gli eredi dell’inventore della radio Guglielmo Marconi: la figlia 94enne Donna Elettra Marconi, sempre spiritosa e arzilla, e il di lei pargolo, il principe mondanissimo Guglielmo Giovanelli Marconi, che del nonno porta nome e cognome e dirige il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università popolare Meier di Milano.

Elettra ha ricordato con emozione l’infanzia col papà Guglielmo, trascorsa soprattutto nella sede Rai di Via Asiago a Roma, e la nave “Elettra” a lei dedicata. Spazio poi a un emozionante videomessaggio di Vincenzo Mollica, che ha ricordato che in piemontese si dice che “Arbore è un Marconi”, ovvero un genio. Applausi in sala.

Carrara ha ringraziato subito i presenti così: “Se da bambino mi avessero detto che un giorno avrei presentato un mio libro con tutte queste personalità non ci avrei creduto. Vale la pena inseguire i propri sogni”. Ad introdurre l’evento, Irene de Vico Fallani, responsabile Dipartimento Orientamenti e Sviluppo del Maxxi.

Arrivano e prendono posto nelle prime file il direttore dell’Approfondimento Rai Paolo Corsini, il direttore Canone, Beni Artistici e Accordi Istituzionali Rai Roberto Ferrara, i consiglieri d’Amministrazione Federica Frangi e Alessandro Di Majo, l’AD Rai Com Sergio Santo col suo capo staff Andrea Pediconi, il direttore di Rai Libri Roberto Genovesi. Ecco anche la scrittrice Barbara Alberti, i conduttori tv prezzemolini Vira Carbone e Beppe Convertini, seguiti dalla bellissima Luana Ravegnini.

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Ci sono anche Elisabetta Ferracini, Francesco Gasparri, Roberto Inciocchi, l’autore Mediaset Marco Salvati con Chiara Stile, Benedetta Rinaldi. Cartellino timbrato anche per Federica Formilli Fendi, le costumiste Antonella Amato e Sabrina Cavallo, la fotografa Assunta Servello, la Presidente del Consiglio Nazionale Giovani Maria Cristina Pisani e il regista Angelo Bozzolini.

Ad ascoltare il racconto di un viaggio lungo un secolo che ha visto radio e televisione preziose testimoni e attente protagoniste della nostra storia, ci sono anche Lella e Fausto Bertinotti, i produttori Caterina Mollica, figlia di Vicenzo, e Gianluigi Attorre, il pugile Guido Vianello, il tiktoker Marco Martinelli, il sondaggista Livio Gigliuto e l’esperto di comunicazione Attilio Lombardi.

Grazie al patrimonio straordinario di Rai Teche, Carrara guida una macchina del tempo rivolta a tutte le generazioni, a chi ricorda e a chi vuole scoprire.

Fotografie, storia, aneddoti, interviste per spiegare anche l’intreccio molto stretto tra questi due mezzi (che condividono generi e conduttori) e sull’importanza che la Rai ha avuto nelle vite degli italiani.

Corredato da preziose fotografie d’archivio e culminante in una carrellata di ricordi e pareri di personaggi illustri sul mezzo radiotelevisivo, il libro parte dal 1924. È l’anno in cui, in un palazzo dei Parioli a Roma, nasce l’Unione radiofonica italiana; prosegue raccontando l’importanza che la radio riveste durante il fascismo; descrive gli anni d’oro della radiofonia per approdare poi alla nascita della televisione il 3 gennaio 1954.

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Carrara si sofferma sulle donne e gli uomini che hanno fatto la televisione; due nomi su tutti, Raffaella Carrà e Pippo Baudo. La storia arriva fino al 2024, quando si consolida l’abitudine del pubblico di commentare i programmi attraverso i social media a conferma che la storia della radio e della tv è la storia di una continua evoluzione al passo con le innovazioni della tecnologia.

Fonte: https://m.dagospia.com/arbore-mattatore-al-maxxi-ma-c-e-pure-giorgia-cardinaletti-sola-soletta-dopo-416536

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