Teatro Roma
Ramona Gargano, Andrea Bizzarri e Giuseppe Abramo
di Andrea Bizzarri
Regia Andrea Bizzarri scene di Sandro Ippolito produzione Centro Teatrale Artigiano in collaborazione con Readarto
Tornano questi giovani attori con una nuova commedia ricca della comicità a cui ci hanno abituati; stavolta il testo ha un risvolto molto più romantico e profondo con un inaspettato tocco surreale, cupo ed introspettivo. Così, a volte si ha la sensazione di vedere due spettacoli distinti fusi in uno, ed è grande la tentazione di rivederlo per cogliere tutte le sfumature. Un bel testo complesso ed articolato in cui i tre artisti sembrano muoversi su piani differenti ed incontrarsi armonicamente.
I tempi sono serrati, ricchi di scambi comici e situazioni imprevedibili, e la commedia non manca di toccare nell’intimo lo spettatore, mettendolo di fronte a un quesito: quante possibilità ci sono che due persone si incontrino casualmente, incrociandosi per un attimo con gli sguardi, e vengano colpiti dal fatidico colpo di fulmine?
Comincia un sogno ad occhi aperti per il protagonista, che con la sua nuova fiamma attraversa tutte le fasi di una storia d’amore: l’incontro, l’approccio e il corteggiamento, il primo appuntamento, l’uscita ufficiale, la crisi, la rottura e…
Emma (Ramona Gargano) è una donna molto decisa, intraprendente ed autonoma, una giornalista ecologista schietta e determinata. Per sua scelta non ha una situazione sentimentale stabile, ma forse la sua situazione di single è anche dovuta al carattere ispido, spigoloso e coriaceo dietro cui, scopriremo, si nascondono una certa tenerezza e simpatia. Ramona è molto brava e credibile in questo ruolo ricco di picchi, dapprima scontrosa e poi affabile e disponibile.
Tommaso, invece, è un uomo completamente assorbito dalla vita lavorativa per una società che non si fa scrupoli sui danni ambientali (cosa che potrà mettere in contrasto i due). Incastrato in questa routine, non riesce a trovare una via di fuga ed è sempre più succube del lavoro e di chi lo comanda.
È un timido bonaccione di cui è facile approfittarsi. Andrea intenerisce attraverso l’interpretazione di un ragazzo remissivo e bonario che riesce anche a commuovere pur suscitando ilarità per i suoi atteggiamenti incerti.
Per una strana coincidenza si incontra con Emma nello stesso bar. Così, mentre Tommaso è assorto da una telefonata lavorativa impegnativa presentata in maniera assolutamente comica, viene folgorato dalla presenza di questa affascinante ragazza. È solo un pensiero, forse si tratta di un sogno ad occhi aperti, o magari quello che vivrà è semplicemente frutto della sua immaginazione…
Di fatto, seppur con reticenza, si espone con la ragazza e fa il primo timido passo con un goffo e divertentissimo approccio.
Ma cosa accadrebbe se lei lo ricambiasse? Adesso è solo una semplice bella ragazza sconosciuta di passaggio, e se si piacessero? Come cambierebbe la loro vita?
Da questa semplice riflessione nasce la nostra storia che evolve in rocamboleschi incontri, forse immaginari o forse reali, chissà, in cui spiccano sempre gli approcci più maldestri ed impacciati di Tommaso a cui si aggiunge l’interferenza di personaggi invadenti in situazioni non propriamente riuscite, se non disastrose, per il povero corteggiatore.
Certo, non mancano momenti piacevoli, intimi e teneri tra i due, che portano i protagonisti a scoprire quanto abbiano in comune e che inteneriscono lo spettatore.
Ramona presenta un personaggio ispido, scontroso, antipatico, scostante, poco propenso al corteggiamento; Andrea è nei panni di un vero imbranato, impacciatissimo ma anche dolcissimo e sincero.
In lei scatta qualcosa che dà vita ad una frequentazione movimentata, presentata in maniera oltremodo comica e divertente. Ma il testo è sempre attento a conservare i risvolti romantici ed introspettivi della storia.
Lo spettacolo potrebbe ricordare una brillante commedia all’ americana se non fosse per l’aggiunta di un ingrediente essenziale: Giuseppe Abramo. Grazie alla sua carica dirompente, diviene determinante nel dare un taglio originale alla proposta.
Comportamenti, espressioni, smorfie, atteggiamenti, movenze, battute: una fucina di idee con le quali Giuseppe dà vita ad una serie di personaggi, dimostrandosi un jolly fondamentale. È difficile immaginare un altro attore, al suo posto, che possa ottenere lo stesso risultato e divertire così il pubblico.
Andrea e Ramona portano avanti la storia con modi dolci e idilliaci seppur con una comicità delicata, mentre Giuseppe è un uragano che fa da contrasto.
Mentre Andrea e Ramona si avvicendano nelle varie scene ambientate in scenografie che riproducono spazi diversi e sono accompagnate da luci e musiche per i vari momenti della storia, Giuseppe è sempre presente e veste i panni del barman Francesco, del nerd Alfredo, del cameriere al matrimonio e del povero Vittorio che aspetta il bus… tutti personaggi di una simpatia unica, trascinanti, ricchi di espressività e travolgenti.
Il testo, dunque, gli regala un ruolo protagonista in sinergia con gli altri. Una fabbrica di risate continue, un mix fra Franco Franchi, Maccio Capatonda, Fred Buscaglione ma anche Totò, Tognazzi… e tanto altro.
Ora si pone un altro quesito: tutto questo è davvero accaduto? Oppure è solo frutto di un sogno e dell’immaginazione di Tommaso o di Emma? Beh, il Teatro Roma vi aspetta per dipanare ogni dubbio.
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