Teatro Tor Bella Monaca
Scritto e diretto da Alessandro Carvaruso
con Alessandra De Pascalis, Giovanni Zappalorto (pianoforte e musiche), Francesco Lappano (coreografie e ballo), Federico Pappalardo (basso e percussioni), Stefano Marrone (sax)
Costumi Ianni Altamura, aiuto regia Agnese Moretti, supervisione costumi Annalisa Caruso, Luci e audio Raffaele Fracchiolla
“Mi vedo co’ uno” è talvolta una frase che si dice alle amiche quando non ci si vuole sbilanciare sull’inizio di una relazione, raccontata con morigerata eccitazione. Alessandra ci porta in uni viaggio nel mondo femminile, illustrandoci come una donna vede l’uomo e il rapporto con lui.
Lo spettacolo tempo fa ha vinto il Comico Off. E come avrebbe potuto non vincere? Musical e recitazione si fondono in uno spettacolo comico divertente ed esuberante che contiene anche dei risvolti profondi in cui si toccano luoghi comuni e meno comuni sul rapporto tra uomini e donne. Perché allora non affrontare queste tematiche con un sorriso?
La pièce nel tempo si è arricchita aggiungendo nuovi elementi che arricchiscono il tappeto sonoro e la scena.
L’introduzione è geniale. Degli operai (i musicisti) entrano in scena con abiti da lavoro, esprimendosi con simpatici suoni gutturali appena pronunciati che mi hanno riportato in mente quelle animazioni per bambini fatte con personaggi di pongo divertentissimi.
Dopo aver inscenato qualche lavoretto si prendono una meritata pausa, si accomodano e mettono in scena una partita a carte producendo una progressione di suoni ritmati come il fruscio delle carte stesse, il battito sul tavolo di quelle rimanenti, lo schiocco delle nocche e del palmo delle mani. A li suoni si aggiunge progressivamente la musica. Semplicemente spettacolare!
Entra poi in scena Alessandra, che con verve e simpatia racconta il mondo delle relazioni amorose dal punto di vista di cinque donne completamente diverse tra loro.
Il suo ingresso emula quello di una presentatrice che inserisce il tema tra battute e gag con lo squinternato ma validissimo gruppo di musicisti, con i quali canterà e ballerà supportata da Francesco, un elegante ballerino anche lui cantante. I due si esibiranno in numeri che lasciano incantati per le coreografie e il romanticismo.
Solitamente trovo l’inserimento di balletti e canzoni in uno spettacolo come un riempitivo; per allungare il brodo, come si dice. Non è questo il caso: quello che offre Alessandra è uno spettacolo che dà un senso di completezza, perché inserisce una panoplia di stili artistici.
Divertente, spensierato, brioso, elegante, coinvolgente, romantico, sfrontato, buffo, ricco di classe e comicità.
Le cinque donne che prendono vita dall’estro di Alessandra sono alle prese con le difficoltà di relazione con l’altro sesso. L’uomo, lo conosciamo bene, ha spesso un atteggiamento di fuga davanti ad una relazione importante, ma è anche vero che spesso è la donna a scegliere l’uomo sbagliato.
E così, nonostante queste donne siano bene o male emancipate e abbiano pecche e difetti presentati deliziosamente da Alessandra, attraverso le loro confidenze sveleranno quanto siano complicate, tenaci, capricciose, fragili, conflittuali, voluttuose, irascibili, tenere e tanto altro.
Donne che vorrebbero l’amore e che non riescono a trovarlo perché lo cercano nella persona sbagliata, o se lo trovano non se ne accorgono o, forse per paura, non fanno un passo indietro senza neanche rendersene conto…
Le situazioni sono presentate al limite dell’ esasperazione; grottesche, buffe, esagerate, risibili e assurde, mettono a confronto l’atteggiamento delle donne con quello non meno discutibile degli uomini, anche questi con le loro particolarità, esagerazioni e controsensi. Si genera così una lotta senza fine tra due opposti che si attraggono e respingono.
Una buffissima donna mammona ci confida timidamente che è in cerca di un uomo, descrivendo situazioni al limite dell’assurdo ma normali per lei.
Una donna dell’est in cerca di marito si scontra con i luoghi comuni della straniera in cerca di una sistemazione. L’anziana signora, ancora vispa e pimpante, è pronta a serate focose ma incontra maschi ormai da tempo in andropausa e dunque poco soddisfacenti. E ancora la donna uscita da una borgata romana verace e schietta che si imbatte in machi muscolosi ma poco virili. Poi c’è la donna che ci appare in video e con cui Alessandra interagisce: singolare e procace, dalle idee piuttosto chiare sulle relazioni mordi e fuggi.
Tutte loro vi faranno ridere e divertire con battute e grande carica comica.
Lo spettacolo è interamente accompagnato da belle canzoni, alcune molto famose di cui potreste non ricordare il titolo ma che canticchierete insieme ad Alessandra e ai suoi musicisti mentre balla in coppia con Francesco e la band suona dal vivo.
Piacevoli le proiezioni che accompagnano alcune spiegazioni.
Uno spettacolo divertente, brillante, frizzante che non disdegna l’inserimento di momenti di verità e riflessione, ma anche attimi poetici e magici.
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