Foiba di Basovizza – Monumento Nazionale
16 maggio 2018
ore 10.30
Scoprimento del cippo in memoria di tutti i Carabinieri infoibati
Oggi alle ore 10.30, alla Foiba di Basovizza – Monumento Nazionale, avrà luogo la cerimonia per lo scoprimento del cippo marmoreo in memoria di tutti i Carabinieri infoibati. Saranno presenti il Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri e il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Trieste Colonnello Daniel Melis.
Nel luogo simbolo della tragedia che alla fine del Secondo conflitto vide l’annientamento di tanti civili e militari italiani, il Comune di Trieste ha voluto dedicare un monumento commemorativo ai Carabinieri che, in vari luoghi, subirono l’atroce destino dell’infoibamento.
Un evento pianificato e realizzato di concerto con il Comando Provinciale dei Carabinieri di Trieste al quale sono stati invitati anche i familiari di quei Carabinieri che persero la vita nelle voragini carsiche.
Monumento Nazionale, nel comune di Trieste, alle ore 11.00, il Sindaco Roberto Dipiazza e il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri hanno inaugurato il Monumento in Memoria di tutti i Carabinieri infoibati, scomparsi e soppressi. La cerimonia, caratterizzata dall’Alzabandiera, dallo scoprimento del monumento – un monolite in marmo Aurisina, sormontato da una granata con fiamma a 13 lingue e con incisa la frase “In memoria di Tutti i Carabinieri infoibati, scomparsi e soppressi”, posizionato nell’area in cui sono già presenti i cippi eretti in memoria di Alpini, Finanzieri e Poliziotti – e dalla resa degli onori ai Caduti, si è svolta alla presenza del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e del Commissario del Governo in F.V.G. – Prefetto di Trieste Annapaola Porzio.
Il monumento, voluto e realizzato dal Comune di Trieste, è stato eretto in memoria di tutti i Carabinieri che nel periodo dall’8 settembre 1943 al 10 febbraio 1947, in Istria, Dalmazia, e nelle province di Trieste e Gorizia sono stati infoibati, soppressi o sono scomparsi.
Dopo l’8 settembre 1943 sul fronte jugoslavo quasi diecimila italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia furono uccisi a più riprese, fino al 10 febbraio 1947, giorno della firma del Trattato di pace che assegnò alla Jugoslavia l’Istria e buona parte della Venezia Giulia. Molti di loro, non solo esponenti del regime fascista ma in maggioranza civili, finirono in quelle cavità verticali tipiche della regione carsica e dell’Istria, le foibe, ove spesso venivano lanciati ancora in vita. Tra questi ci furono tanti Carabinieri, perlopiù in forza alla Legione territoriale di Trieste o ai Battaglioni mobilitati operanti nell’area, rimasti al proprio posto per difendere la popolazione. Oltre 250 – numero approssimato per difetto – il cui sacrificio è stato riconosciuto con la concessione, nel 2009, della Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri.
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