Il rinvio al 25 luglio dell’udienza del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche riguardo la richiesta di annullamento della determinazione regionale del 29 dicembre 2017
che sottopone ad autorizzazione eventuali nuovi prelievi dal lago di Bracciano da parte di Acea è una buona notizia perché significa che almeno fino a quel momento (e salvi diversi provvedimenti attualmente non previsti), le captazioni rimarranno interdette.
Ci auguriamo che nessun altro provvedimento possa essere emesso dalla Regione Lazio nel frattempo. Si ricorda che la determinazione regionale della quale Acea chiede l’annullamento si fonda su rapporti scientifici di Ispra, del Parco di Bracciano-Martignano e di diversi professori e ricercatori universitari, che hanno tutti accertato la grave compromissione subita dall’ecosistema lacustre.
Tra le norme considerate, l’articolo 164 del decreto 152/2006 che regola la disciplina delle acque nelle aree protette del quale si è avvalso il Parco di Bracciano-Martignano per la dichiarazione di non captabilità delle acque dal lago di Bracciano.
Il Comitato ringrazia i propri legali, Simone Calvigioni, Francesco Falconi, Mario Lepidi e Marco Marianello, per il lavoro che stanno svolgendo a tutela dell’ecosistema lago in modo del tutto volontario.
Ringrazia altresì il Parco di Bracciano-Martignano e i Comuni di Anguillara, Bracciano e Trevignano che stanno rappresentando, tramite i rispettivi legali, le istanze del territorio nel procedimento pendente.
Si attende inoltre la chiusura delle indagini, avviate su denuncia querela da noi presentata il 20 giugno 2017, unitamente all’allora deputato Emiliano Minnucci, da parte della Procura della Repubblica di Civitavecchia per l’accertamento di eventuali responsabilità.
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