Il lungometraggio è il risultato del lavoro appassionato di circa un centinaio di artisti e professionisti dell’audiovisivo, tra cui 57 registi e filmmaker, che nel 2020 hanno partecipato su base volontaria alla produzione del film collettivo.
Rispondendo alla “chiamata alle arti” lanciata a inizio pandemia dalla casa di produzione MIR Cinematografica insieme all’Associazione Italiana registi AIR3 e alla storica kermesse cinematografica Milano Film Festival, è stato così possibile raccontare quanto stava succedendo nei giorni di massima emergenza da Covid-19 a Milano con un taglio artistico e creativo, non giornalistico.
LA PRIMA ONDA. Milano al tempo del Covid-19 restituisce quindi la visione di un evento temporalmente ormai lontano, se si pensa che sono trascorsi già quasi due anni da quel fatidico marzo 2020, ma ancora eccezionalmente attuale visto il perdurare dello stato emergenziale che ancora oggi caratterizza le nostre vite.
Le riprese sono iniziate il 23 febbraio 2020, proprio nel periodo immediatamente precedente il lockdown, a seguito della call denominata Instant Corona lanciata da MIR Cinematografica, AIR3 Associazione Italiana Registi e Milano Film Festival in collaborazione con Proxima Milano, Operà Music e NABA, Nuova Accademia di Belle Arti. Le immagini sono state catturate fino al 10 maggio dello stesso anno, in coincidenza con la prima settimana di allentamento delle misure di isolamento (la cosiddetta Fase 2), in cui si sono riavviate a poco a poco le attività produttive e le vie della città hanno ricominciato a ripopolarsi di vita e timida socialità.
Per 71′ si dipana il racconto a più voci che restituisce un mosaico di sguardi, una visione multipla e sfaccettata di Milano al tempo della prima ondata del Coronavirus. Sguardi diversi che si fondono in un unico racconto, non si limitano alla mera osservazione dell’emergenza, ma vanno oltre la superficie delle cose, offrendo delle letture personali di questa nuova realtà che si è chiamati ancora oggi ad affrontare, dando un nuovo significato agli eventi nel loro stesso divenire. Un episodio di portata storica e mondiale, vissuto da ciascuno in isolamento e con la propria personale esperienza, torna grazie al cinema ad avere il carattere di esperienza collettiva che, pur comprendendo momenti anche tragici, ne restituisce una rappresentazione che sconfigge il senso di solitudine e invita a sentirsi comunità.
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