“RAMONA e GIULIETTA” Quando l’amore è un pretesto
Tragicommedia in atto unico
Mercoledì 20 ottobre, ore 16
Auditorium del MAXXI (via Guido Reni 4A, Roma)
In collaborazione con la XVI edizione della Festa del Cinema di Roma, laprima tourneèdella compagnia di attrici ex detenute e signore ammesse alle misure alternative alla detenzione della Casa Circondariale Femminile di Rebibbia, farà tappa al Museo Maxxi di Roma.
Lo spettacolo realizzato dall’ ass.Per Ananke, sostenuto dallaRegione Lazio e Lush,è frutto di un intenso lavoro all’interno dellaCasa Circondariale Femminile di Rebibbia che l’ass.Per Ananke svolge dal 2013 con la registaFrancesca Tricarico. Un lavoro iniziato all’interno dell’istituto, che si è deciso di proseguire anche all’esternocon le attrici ammesse alle misure alternative alla detenzione ed ex detenuteper dare continuitàa quantorealizzato da e con queste donne in carcere, che attraverso il teatro hanno l’opportunità di confrontarsi con la società esterna nella delicata fase del reinserimento sociale, di far sentire la loro voce.
La prima tournée per le signore ammesse alle misure alternative che hanno la possibilità di uscire dal proprio domicilio, dove stanno terminando di scontare la pena, per raccontare e raccontarsi attraverso la storia portata in scena. Libere per fare arte, per produrre cultura.
Ramona e Giulietta è stato in carcere, e forse anche di più all’esterno, l’opportunità discardinare quello che ancora oggi, e probabilmente più di ieri, èun tabù fuori e dentro le mura carcerarie. L’amore tra Ramona e Giulietta, due donne che nonostante i cancelli, le sbarre, i pregiudizi trovano la forza di amarsi e gridare il loro amore. Uno “sfogo” del carcere o un sentimento vero? La domanda che ha accompagnato ossessivamente tutta la fase di allestimento dello spettacolo e lo spettacolo stesso, che ha visto durante la riscrittura dell’opera suddividersi davvero in due fazioni le partecipanti al lavoro. Uno spettacolo scritto e fortemente voluto dalle attrici detenute e dalla regista per raccontare come l’amore, così come il teatro, può divenire e forse lo è sempre stato, pretesto di altro, molto altro. “Quando l’amore è un pretesto”, il sottotitolo scelto, un pretesto per dare sfogo alla rabbia del singolo che diviene rabbia collettiva, un pretesto per raccontare il carcere, un pretesto per interrogarsi su come e quanto il carcere sia una potente lente di ingrandimento della società esterna. Una personale rilettura di una delle più celebri opere shakespeariane da parte delle attrici della casa circondariale femminile di Roma Rebibbia,Le Donne del Muro Alto, con la regia di Francesca Tricarico e le musiche di Giulia Anania.
«Un nuovo lavoro quello con le signore ammesse alle misure alternative ed ex detenute -spiega Francesca Tricarico, regista e coordinatrice del progetto – che vuole accompagnare le nostre attrici nella delicata fase delreinserimentofuori le mura carcerarie, ma soprattutto continuare afar sentire la loro voce attraverso il teatro, protette dal racconto e dai grandi autori, affinchéil ponte tra la società esterna e il carcere sia sempre più percorribile. Il teatro è una forma di consapevolezza di sé e dell’altro, della società, per chi lo pratica ma anche per chi lo osserva in qualità di spettatore. La forza, l’urgenza, la necessità delle nostre attrici in scena di raccontare, di emozionare ed emozionarsi dimostra che non esiste un noi ed un loro perchéil carcere è parte della società. Il teatro è in grado di creare un incontro e confrontodentro e fuori le mura del carcere, per attori e spettatori».
RAMONA e GIULIETTA
Testo e Regia Francesca Tricarico
Musica di e con Giulia Anania
Con Bruna Arceri, Alessandra Collacciani, Annamaria Repichini,
Sara Paci, Daniela Ion Sav, Raquel Robaina Tort
Aiuto regia Chiara Borsella e Sara Paci
Costumi Marina Sciarelli
Scenografie Paola Castrignanò
Produzione Ass. Per Ananke con il sostegno delle Officine di Teatro Sociale della regione Lazio e Lush
L’Associazione culturale “Per Ananke”
“Per Ananke” nata nel 2006 si occupa della diffusione della cultura teatrale ed artistica con particolare attenzione ai luoghi di disagio sociale. Dal 2010 si occupa di teatro e carcere, in collaborazione con enti pubblici e privati. Dal 2013 è impegnata nella realizzazione di laboratori teatrali nella Casa circondariale Femminile di Rebibbia. La conduzione dei laboratori teatrali e la regia degli spettacoli sono a cura di Francesca Tricarico.